E’ partita la seconda edizione della nostra iniziativa per nominare il ‘Miglir barista’ di Cesena in partenership con Confesercenti e col sostegno di Estados Caffè. Sabato pubblicheremo il primo tagliando per votare il barista preferito fino al 15 giugno.
Cesare Soldati, presidente di Confesercenti cesenate, la sfida del ‘Miglior barista’ ha l’obiettivo di fare emergere il più bravo tra i lavoratori nei locali. Cosa ne pensa?
"Mi sembra un bel ‘gioco’. Una bella occasione che permette ai clienti di premiare il proprio bar. Il livello dei baristi è alto a Cesena, ed è bello mettersi in gioco e partecipare ad una competizione come questa".
Confesercenti appoggia anche quest’anno la nostra iniziativa.
"Sì perché è un momento importante per dare risalto a quelle attività che sono fondamentali per il benessere del cittadino. I bar sono punti di riferimento, sia nel centro di Cesena che nei quartieri e nelle frazioni. Sono luoghi in cui ci si ritrova per scambiare due chiacchiere e un bravo barista fa la differenza".
E’ importante creare un rapporto di fedeltà con il cliente?
"Per il barista, così come per ogni esercizio commerciale, il rapporto che si instaura con il cliente è fondamentale per la buona riuscita del locale. E’ bello, quando entri in un bar, trovare un barista che ti sorride. L’offerta di bar nel Cesenate è tanta, per cui un bravo lavoratore deve saper accogliere chi entra nel locale, in modo che il cliente sia stimolato a ritornare nel bar. Ricevere testimonianze d’affetto da parte dei clienti, poi, rende anche più facile l’attività lavorativa".
A cosa deve fare attenzione il barista, oltre a svolgere bene il suo lavoro?
"Deve essere bravo a capire cosa vuole il cliente. Il barman deve mettere a proprio agio il cliente. Se sei una persona a cui piace chiacchierare, i baristi lo capiscono e chiacchierano con te, se sei una persona che al bar cerca un po’ di pace, i baristi stanno zitti".
Come va il settore dei bar a Cesena?
"Il settore dei pubblici esercizi è uno dei pochi, all’interno del commercio, che regge da un punto di vista di aperture e chiusure, non soffre come soffrono ad esempio i negozi di articoli non alimentari. I pubblici esercizi e i bar in questo momento sono una delle poche voci positive. Ma non è facile neanche per loro, perché le spese sono tante. La gente tende a risparmiare di più e a consumare di meno".
Quella del barista è una professione difficile?
"Certo, perché ci si deve svegliare presto al mattino, e i carichi di lavoro sono pesanti. E poi si deve lavorare nei giorni festivi. Si fa fatica a trovare lavoratori come camerieri, operatori di sala, ma anche baristi".
a.s.