DANIELE ZANDOLI
Cronaca

I calci da fermo continuano a fare paura

Bene il punto conquistato, ma il match al ’Manuzzi’ ha evidenziato criticità che serve risolvere in fretta

La rete del definitivo 2-2 firmata di testa dal modenese Zaro su calcio d’angolo

La rete del definitivo 2-2 firmata di testa dal modenese Zaro su calcio d’angolo

Il derby ha fatto tornare coi piedi per terra. Il Manuzzi è il fortino del Cesena, ma quando arrivano le corazzate anche un pareggio va benissimo. Il Modena si è dimostrato più forte del Cesena sul piano fisico e anche tecnicamente ha individualità di assoluto valore che lo impongono tra le favorite per la lotta di vertice.

Nella serata dolorosa in cui il pubblico bianconero ha visto piegarsi come un giunco la gamba del suo pupillo più amato, Tommaso Berti, nascono alcune considerazioni su ciò che può riservare il futuro al Cesena. Quando il migliore in campo è il portiere significa che i pericoli per la porta di Pisseri sono stati abbondanti e di qualità, a cominciare dalla traversa di Palumbo ma anche dalle succose occasioni capitate agli avanti canarini in apertura di ripresa fino allo scadere con Abiuso.

D’accordo, Gragno ha risposto da campione alla zuccata di Van Hooijdonk, ma non si può negare che al triplice fischio c’è stato un sospiro di sollievo perché un pareggio comunque muove la classifica.

Ha ragione Bisoli quando dice che rimanendo in undici avrebbe potuto vincere e che la sua squadra è parsa superiore per aggressività, fisicità e tecnica. Ma il Cesena ha resistito alle folate dei gialli e al termine, tutto sommato ha meritato il pareggio.

Mignani però deve porre mano ad alcune imperfezioni che a lungo andare costano caro. Non si può continuare a prendere gol di testa e su calcio piazzato. E’ una carenza evidente, stavolta è toccato a un elemento di solito molto attento e fisicamente dotato come Mangraviti fare la bella statuina con Zaro che lo sovrasta di una spanna in occasione del gol del pareggio.

Si sapeva che una delle armi del Modena è la prestanza fisica letale su calcio piazzato e puntualmente è arrivata la rete. Mignani ci ha messo del suo nella lettura del match, col senno di poi ci si può chiedere perché Prestia se ne sia stato in panca, perché Francesconi non sia sceso in campo dando maggiore prestanza rispetto a Chiarello in un momento in cui il Modena, seppur in 10, arrembava.

Infine l’arbitro, che non c’entra nulla con le scelte tecniche. Non si può mandare a dirigere un derby molto delicato un quasi esordiente al secondo anno appena a questi livelli. E’ stato salvato due volte dal Var che almeno stavolta è stato ineccepibile. Non aveva visto il rigore, concedendo punizione da fuori area. E soprattutto aveva punito con l’ammonizione l’intervento da killer di Caldara su Berti. In serie C in carenza del Var sarebbero stati due errori gravi a danno del Cesena.