REDAZIONE CESENA

I cacciatori col metal detector: "Dalle fedi nuziali ai meteoriti: cerchiamo emozioni e ricordi"

Sono 50 i volontari romagnoli che intervengono per aiutare le persone a ritrovare oggetti più o meno preziosi

Sono 50 i volontari romagnoli che intervengono per aiutare le persone a ritrovare oggetti più o meno preziosi

Sono 50 i volontari romagnoli che intervengono per aiutare le persone a ritrovare oggetti più o meno preziosi

In Italia gli appassionati di metal detector sono migliaia. Ne vediamo tanti proprio nelle spiagge della riviera romagnola alla ricerca di metalli e monili, ma sono spesso anche nelle zone dove sono state combattute delle battaglie durante le guerre recenti e le guerre antiche, alla ricerca di reperti, e collaborano anche con le forze dell’ordine. Non tutti sanno che esiste un’associazione, la Sos Metal Detector Nazionale, senza scopo di lucro e fondata da Luciano Diletti, un poliziotto in pensione, che svolge un ruolo importante in più ambiti.

Diletti, come le è venuta l’idea di fondare l’associazione?

"Ho sempre avuto la passione per il metal detector e così nel 2019 assieme a mia moglie Sonia Pellegrini, ci siamo organizzati ufficialmente:; all’inizio eravamo 15, oggi siamo 800 e distribuiti in tutta Italia di cui 50 in Romagna, uniti dalla volontà di far conoscere l’utilità del metal detector ed iscritti al Runts, il Registro unico nazionale del terzo settore".

L’ultimo intervento importante lo avete fatto davanti agli occhi di un romagnolo.

"Ci hanno chiamato dalla Sardegna e precisamente dalla spiaggia di Porto Giunco a Villa Simius, dove una donna di Milano aveva perduto una doppia fede d’oro. Abbiamo inviato due nostre volontarie, Chiara Magro e Tiziana Frau, che dopo mezz’ora sono riuscite a recuperare l’oggetto prezioso e Fabio, un uomo residente a Cesenatico, si è complimentato e ci ha voluto conoscere".

Quanto costa un vostro intervento?

"Niente, noi ci autofinanziamo con le donazioni ed il tesseramento all’associazione che costa solo 25 euro; ci muoviamo unicamente spinti dalla passione e dalla volontà di aiutare le persone, devono solo telefonare al 331 8985097".

Il valore economico degli oggetti non è l’unico motivo che vi spinge a trovare monili e preziosi.

"Rinveniamo oggetti che valgono qualche centinaio di euro e alcuni anche diverse migliaia di euro, tuttavia il più delle volte, come le fedi rinvenute in Sardegna domenica scorsa, il valore è soprattutto affettivo; c’è tanto cuore e tanto amore in una fede, un bracciale o una collana, ed è per questo che per i proprietari è importante recuperarli".

Voi avete dunque un ruolo sociale, ma c’è anche tanto sport in quello che fate.

"Sempre con i nostri fondi abbiamo costituito un’associazione sportiva, la Fides, Federazione italiana detectoristi sportivi, iscritta al Ras e affiliata all’Asi, la cui iscrizione costa 5 euro all’anno inclusa l’assicurazione e consente di partecipare ufficialmente a gare e manifestazioni di prestigio, ma sempre aperte a tutti".

Fra le collaborazioni ne spiccano alcune di molto importanti. "Collaboriamo con le forze di polizia, ad esempio nei parchi a Milano ci chiamano spesso per i rinvenimenti di armi e droga, così come ci chiama di frequente l’associazione "Penelope" e la nota trasmissione televisiva "Chi l’ha visto?" per la ricerca di persone scomparse".

L’inclusività fa parte delle vostre azioni.

"E’ fondamentale, recentemente abbiamo acquistato 60 mini metal detector per bambini, organizziamo eventi e coinvolgiamo anche persone diversamente abili".

E’ vero che cacciate anche meteoriti?

"Si, è vero e ne abbiamo trovate parecchie, a tal riguardo presto ci saranno notizie molto importanti che divulgheremo".

Giacomo Mascellani