’Hikikomori’, incontro sui giovani in disparte

Sono ragazzi disagiati lontani dalla realtà del mondo che c’è fuori dalle loro camere.

’Hikikomori’, incontro sui giovani in disparte

’Hikikomori’, incontro sui giovani in disparte

Non hanno date sul calendario. Vivono alla giornata. Il loro mondo sono le loro stanze da letto e i loro computer sono le loro finestre. Sono gli ’Hikikomori’, termine giapponese diventato tristemente familiare anche in Italia. Del fenomeno del ritiro sociale dei giovani e con le loro famiglie si parlerà questa sera alle 20.30 in Sala Allende in occasione dell’incontro ’Ritiro sociale. Voce silenziosa del disagio giovanile’. L’incontro, a ingresso libero, sarà introdotto dal vicesindaco Nicola Dellapasqua, con interventi di Giulia Adorante, psicoterapeuta di Hikikomori Italia, Francesca De Rienzo, coordinatrice regionale ’Hikikomori Italia Genitori’ e Nadia Gentili, coordinatrice provinciale, su ’L’associazione Hig: il ritiro sociale dal punto di vista delle famiglie’.

Hikikomori significa letteralmente ’stare in disparte’: sono i ragazzi isolati, che tagliano fuori il mondo e la realtà dalle proprie camere. In Italia sono oltre 100mila ma si tratta di un fenomeno sommerso e potrebbero essere molti di più. Riguarda soprattutto i giovani dai 14 ai 30 anni, principalmente maschi, anche se il numero delle ragazze isolate potrebbe essere sottostimato. Vivono un disagio adattivo sociale, comune denominatore nei paesi economicamente sviluppati del mondo.

e.p.