GIACOMO MASCELLANI
Cronaca

Gruppo Falkensteiner, la fumata è nera

La giunta blocca la riqualificazione nella zone delle colonie. "Edifici previsti fronte mare in contrasto col Pug. Progetto da rivedere""

La colonia Leone XIII di Brescia è fra gli immobili acquistati dal gruppo Falkensteiner

La colonia Leone XIII di Brescia è fra gli immobili acquistati dal gruppo Falkensteiner

Sull’atteso progetto del gruppo Falkensteiner nella zona di Ponente – una delle occasioni più importanti per la ristrutturazione di un’area degradata di Cesenatico, quella delle colonie – , c’è una prima fumata nera, che tuttavia non chiude definitivamente le speranze di poter rilanciare una zona strategica del quartiere a mare.

Antefatto. Il gruppo Fmtg, acronimo che sta per Falkensteiner Michaeler Tourism Group, aveva presentato al Comune di Cesenatico una proposta di accordo di programma in variante al Pug, il Piano urbanistico generale, ed al Piano provinciale.

Il progetto è articolato in due fasi, di cui la prima riguarda cinque colonie, che sono la Paolo VI, Leone XIII, Maria Sole, Adriatica e Santarcangiolese. Siamo dunque nella zona delle colonie più vicina al centro città, dove come è noto Falkensteiner propone di costruire un hotel a cinque stelle con 113 camere, piscine, centro benessere e tutti i confort, e 4 nuovi condomini per un totale complessivo di 96 appartamenti affacciati sul mare e che usufruiscono dei servizi turistici.

Relativamente alla parte pubblica, si proponeva di eliminare un tratto di lungomare viale Colombo, compreso tra piazza Marco Polo e via Magellano, trasferendo la viabilità su via De Balboa a fianco del parco di Atlantica, allargando la strada, con la realizzazione di 96 parcheggi e di due percorsi, uno ciclabile e uno pedonale, da via Vespucci a via Magellano.

Ma l’amministrazione comunale ha detto no al progetto del gruppo Falkensteiner.

Il sindaco Matteo Gozzoli ha spiegato perchè il progetto non può essere approvato: "I nuovi edifici sono previsti fronte mare, in contrasto con il Pug, che al contrario prevede l’arretramento degli edifici dalla linea di costa, per mettere in sicurezza l’abitato dalle mareggiate e per migliorare l’accesso alla spiaggia. Pertanto abbiamo risposto alla società che il progetto non rispetta la strategia del Piano urbanistico sia per le destinazioni d’uso richieste sia per la città pubblica che prevede importanti e impattanti modifiche, non ritenute condivisibili e di pubblico interesse alla luce anche della strategia del nuovo waterfront di Ponente in costruzione".

"In questa area inoltre non è previsto del residenziale – prosegue il sindaco Gozzoli – ma incentiviamo e premiamo l’insediamento di strutture a supporto del turismo, quindi ristoranti, impianti sportivi, palestre e residence". Nella seconda fase il progetto prevede di realizzate due Residenze turistico alberghiere (Rta), altri condomini con 61 appartamenti, un ristorante e opere pubbliche extra per circa 4,9 milioni.

"Stando alle norme in vigore – afferma ancora Gozzoli - il ristorante e i residence sono pienamente ammissibili, senza necessità di accordi di programma in deroga allo strumento urbanistico comunale e provinciale. Per questa ragione abbiamo chiesto una revisione complessiva del progetto sia per la parte residenziale, per la deviazione di via Colombo e sia per lo spostamento a monte dei volumi".

Ora si tratta di seguire le vicende che seguiranno alla presa di posizione dell’amministrazione comunale e alla fumata nera che ha bloccato il progetto del gruppo intenzionato ad investire a Cesenatico, e di verificare se è disposto a procedere alla richiesta revisione del progetto, operazione preliminare alla sua realizzazione.