ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Gli alluvionati e il commissario: "Positivo l’incontro con Curcio, ma ora la Regione faccia i lavori"

Giudizio interlocutorio di Mauro Mazzotti, presidente del comitato cesenate, dopo il primo summit con il successore di Figliuolo. "Restano da fare la pulizia lungo il Savio e le casse di espansione".

Il commissario per la ricostruzione Fabrizio Curcio con il presidente della Regione Emilia-Romagna. Michele de Pascale

Il commissario per la ricostruzione Fabrizio Curcio con il presidente della Regione Emilia-Romagna. Michele de Pascale

"Siamo soddisfatti dell’incontro con il commissario Curcio, ma c’è ancora tanto da fare e i lavori li deve fare la Regione". Positivo il summit con il commissario per la ricostruzione Fabrizio Curcio, a detta di Mauro Mazzotti, presidente del Comitato alluvionati del Cesenate. L’incontro si è tenuto lunedì pomeriggio nella sala polifunzionale di viale Aldo Moro a Bologna, dove si sono radunati da tutta la regione una cinquantina di persone, con un rappresentante per ogni comitato di alluvionati. Tante le domande, le preoccupazioni e le attese di chi ha perso tutto. Si è parlato di lavori da fare, di liquidazioni, di ricostruzioni, di frane, di fiumi, di argini e casse di espansione. Si è parlato del provvedimento, a cui sta lavorando Curcio assieme alla Regione, sulle delocalizzazioni, ovvero sulla necessità di abbondonare le abitazioni e strutture produttive in aree a rischio. "Abbiamo trovato in Curcio una persona attenta alle esigenze degli altri – ha precisato Mazzotti – una persona preparata e in grado di gestire le emergenze. Quello che è sicuro è che ci sono state fatte tante promesse, ma c’è ancora tanto da fare". Tra le tematiche trattate all’incontro e ben recepite dai Comitati, la previsione dello snellimento burocratico per gli alluvionati, la previsione di un ufficio commissariale in Regione e la prossima creazione di una casella di posta elettronica dedicata a cui gli alluvionati possano segnalare direttamente le varie problematiche. "Quello che deve essere chiaro a tutti – dice Mazzotti – è che i lavori li deve fare la Regione. La gente pensa che sia il Commissario che fa i lavori, ma non è così. Il Commissario è un regista: fa le ordinanze e le presenta per ottenere i finanziamenti dal Governo". E aggiunge: "L’incontro di lunedì pomeriggio, tutto sommato, è stato positivo. Però avevamo poco spazio per parlare. Un incontro di due ore con 46 Comitati che volevano prendere la parola, significa che avevamo, più o meno, due minuti a testa, mentre di cose da raccontare ce ne sono tante". Ancora tanti, secondo Mazzotti, i lavori da fare. "La legna nei fiumi la vediamo tutti – continua Mazzotti – ci sono accumuli di detriti nei corsi d’acqua, bisogna metterli in sicurezza. Tra il Ponte Nuovo e il Ponte Vecchio devono iniziare i lavori di sbancamenti della terra e di ripristino dell’argine. C’è tutta la pulizia delle ramaglie da fare che non è stata fatta. Entro giugno 2026 poi si devono fare le casse di espansione a Borgo Paglia e San Carlo, poi abbiamo altre due casse di espansione in progettazione sempre vicino a Borello". Per la messa in sicurezza del territorio ci sono a disposizione 2,9 miliardi, spiega Mazzotti, ma i lavori procedono a rilento e sono stati consumati solo 333 milioni. "Siamo andati a verificare – continua Mazzotti – e negli ultimi anni, mi riferisco al 2019 e 2020, le manutenzioni nei fiumi non sono state fatte. Tutti gli anni c’erano i fondi per farle".