LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Giorno della Memoria: "Cesena non dimentica i suoi concittadini deportati nei lager"

Il sindaco Lattuca ha commemorato le vittime cesenati di religione ebraica "E’ nostro dovere costruire un mondo basato su tolleranza e inclusione".

Il sindaco Lattuca ha commemorato le vittime cesenati di religione ebraica "E’ nostro dovere costruire un mondo basato su tolleranza e inclusione".

Il sindaco Lattuca ha commemorato le vittime cesenati di religione ebraica "E’ nostro dovere costruire un mondo basato su tolleranza e inclusione".

Il 27 gennaio del 1945, 80 anni fa, i soldati sovietici aprirono i cancelli di Auschwitz, oltre i quali emersero le testimonianze di una delle peggiori atrocità compiute nella storia dell’umanità, il genocidio del popolo ebraico. ‘Giornata della Memoria’, si chiama la ricorrenza che ogni anno rievoca quel momento, nell’auspicio di non dimenticare mai quello che accadde allora. Per evitare che possa ripetersi. Siamo al sicuro? No, lo dimostrano le terribili pagine di una attualità fatta di guerre, morti e persecuzioni. E allora eccoci: cosa ne sarà della memoria, da qui ai prossimi anni, quando di tutti coloro che sopravvissero non resterà più nessuno? "È nostro dovere impegnarci - la risposta ha provato a darla ieri mattina il sindaco di Cesena Enzo Lattufca nel corso delle manifestazioni organizzate in piazza Almerci, davanti alla lapide che ricorda i nomi degli ebrei cesenati deportati durante il secondo conflitto mondiale e mai più tornati - perché ciascuno sia consapevole delle conseguenze nefaste dell’odio e della discriminazione, affinché si possa andare avanti e costruire un mondo basato sulla tolleranza, sull’inclusione e sul rispetto reciproco. Un mondo, purtroppo ancora lontano da venire. Interrogarci ancora oggi sui motivi per cui una tragedia come la Shoah sia potuta accadere è dunque un cammino difficile, ma necessario. Un cammino che ci riguarda tutti". Nella lapide sono scritti i nomi di Bernard Brumer, Elena Brumer-Rosenbau, Anna Forti, Elda Forti, Lina Forti, Lucia Forti, Diana Jacchia, Dina Jacchia, Amalia Saralvo Levi, Giorgio Saralvo e Mario Saralvo. Nomi davanti ai quali si sono fermati a riflettere anche gli alunni della scuola media di viale della Resistenza che ieri hanno partecipato alla cerimonia pubblica dopo aver effettuato la ‘Camminata della Memoria’ per le vie della città. Alla cerimonia, intervallata da brani della tradizione ebraica a cura della violoncellista Virginia Grassi, ha preso parte anche il viceprefetto vicario di Forlì-Cesena Giovanna Longhi. A seguire, la delegazione studentesca ha raggiunto la biblioteca Malatestiana dove è stato proiettato il documentario ‘Li hanno portati via’ prodotto dal Comune di Cesena nel 2021. Il programma integrale delle iniziative, in corso fino al 24 febbraio, è reperibile sul sito dell’Ente: https://www.comune.cesena.fc.it/novita/giorno-della-memoria-2025/. All’evento hanno partecipato esponenti di tutto il campo politico, dalla giunta, alla consigliera regionale del Pd Francesca Lucchi, a Luigi Di Placido di Cambiamo, Marco Casali di FdI e Antonella Celletti della Lega. Celletti era avvolta in una bandiera israeliana sulla quale campeggiava la scritta ‘ 7 ottobre 2023 Io ricordo’. Il riferimento è alla data dell’attacco di Hamas a Israele: "E’ stata la più grossa mattanza di ebrei da dopo la Shoah. Una tragedia che ha avuto ripercussioni anche in Italia, dove, da allora, gli episodi di antisemitismo sono più che raddoppiati: sono 454 solo quelli accertati. L’antisemitismo è una piaga che ancora affligge l’estrema destra, ma anche una parte della sinistra e del mondo islamico. Non bisogna dimenticare quello che è stato, certo. E il modo migliore per farlo è garantire sicurezza oggi. E domani".