ELIDE GIORDANI
Cronaca

Giornate del Fai il 22 e 23 marzo. Si apre la casa del Risorgimento

Visite alla dimora Comandini, rifugio antiaereo, Officina dell’Arte e castello di Savignano. Studenti ciceroni

I promotori delle Giornate del Fai e i rappresentani del Comune

I promotori delle Giornate del Fai e i rappresentani del Comune

Luoghi privati, nascosti o segreti, ma ricchi di storia e di cultura. Meraviglie architettoniche di cui ogni luogo va fiero. Oppure grandi vestigia le cui vicende si perdono nella memoria ingannevole degli uomini. Sono tutti obiettivi del Fai, il Fondo per l’Ambiente italiano che, in occasione del proprio cinquantennale, accende quest’anno un faro su 750 luoghi speciali in 400 città italiane. C’è anche Cesena e il suo territorio, tra queste. Occorrerà mettersi in fila nelle giornata di sabato 22 e domenica 23 marzo, per visitare - accompagnati dagli apprendisti ciceroni - i quattro luoghi prescelti.

Apre le sue porte Casa Comandini, la cui famiglia ha dato stimolo alla storia risorgimentale della nostra città; vivrà di nuove vibrazioni il rifugio antiaereo di viale Mazzoni; si apre a visitatori e appassionati l’Officina dell’Arte di Case Frini, antico opificio per la lavorazione del ferro oggi spazio espositivo della pittura cesenate di oltre un secolo; conduce sulle tracce del castello medievale l’iniziativa urbana nel centro di Savignano sul Rubicone. Accompagnano questo programma di visite le parole del neo capo della delegazione cesenate del Fai, l’ingegner Diego Del Vecchio ("In 50 anni il Fai ha mosso in Italia 13 milioni e 600 mila visitatori"), dell’assessore alla Cultura Camillo Acerbi ("E’ l’occasione per conoscere, custodire, coltivare e preservare il nostro patrimonio"), del direttore della Biblioteca Paolo Zanfini ("La nostra biblioteca è felice di partecipare ad un evento che valorizza uno dei suoi fondi più importanti, quello di Comandini"), di Maria Silvia Arcuti, preside del Liceo Monti ("Da questa iniziativa i nostri ragazzi ciceroni intravvedono progetti per il loro futuro professionale"), di Roberta Armuzzi, assessora alla Cultura del Comune di Savignano ("Sono occasioni che ci fanno capire quanto il nostro immenso patrimonio sia in realtà fragile").

E per restare al programma. Chi andrà a Casa Comandini, sabato 22, troverà 43 giovani apprendisti ciceroni del Liceo Monti che racconteranno, attraverso l’atmosfera dell’abitazione e i documenti esposti nella Sala Piana della Malatestiana, la storia della grande famiglia cesenate. Il 21 un evento speciale anticiperà le visite con un incontro pubblico che avrà come relatori lo storico Maurizio Ridolfi e Vincenzo Visco Comandini. Sotto la guida del professor Tiberio Tonetti 30 ragazzi del Pascal-Comandini racconteranno la storia del rifugio antiaereo di viale Mazzoni, occasione per mostrare anche un’app che guida il visitatore lungo un percorso cittadino dov’erano collocati gli altri rifugi costruiti per trovare riparo durante l’ultima guerra mondiale.

Sarà lo stesso erede delle officine del ferro trasformate in galleria d’arte, Angelo Fusconi, a guidare i visitatori tra i quadri che compongono un unicum per quanto riguarda la raccolta di opere d’arte del ‘900 di artisti locali e nazionali, "Conosciuta dagli artisti ma poco nota alla città", dice lo stesso Fusconi. La ricerca del castello di Savignano sul Rubicone (con la guida di 15 ragazzi del liceo Marie Curie) sarà un viaggio immaginifico attraverso una realtà urbanistica nella quale è possibile individuare solo pochissime tracce dell’antico forte difensivo.