LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Giorgia Macrelli: nuove proposte per i giovani di Cesena e spazi cittadini

L'assessora Macrelli ascolta le esigenze dei giovani cesenati: spazi aperti, trasporti e comunicazione al centro.

L’assessora all’Università e alle politiche giovanili Giorgia Macrelli, 28 anni, con alcuni giovani universitari

L’assessora all’Università e alle politiche giovanili Giorgia Macrelli, 28 anni, con alcuni giovani universitari

Giorgia Macrelli, assessora alle politiche giovanili del Comune di Cesena, si interroga su cosa chiedano le nuove generazioni a chi amministra la città.

"Il tema è dirimente e serve affrontarlo senza preconcetti. Per questo ho deciso di prendermi alcuni giorni per confrontarmi direttamente con le parti in causa, nel corso di tre incontri che hanno coinvolto rispettivamente gli studenti universitari, quelli delle scuole superiori e anche i giovani adulti fino ai 35 anni. Sono andata non per essere protagonista, ma per ascoltare".

Cosa ha sentito?

"Le esigenze sono varie ed eterogenee, ma uno dei punti fermi maggiormente citati è quello relativo agli spazi cittadini da utilizzare in maniera diversa: il riferimento è a luoghi ‘aperti’ nei quali trascorrere tempo di qualità, conservando, trovando stimoli creativi, magari facendo musica o, perché no, giocando".

Un nuovo modello di città?

"Una nuova proattiva da integrare. Tante cose sono apprezzate e ritenute di qualità. Se ne possono aggiungere altre. Bene i pubblici esercizi all’interno dei quali sedersi e ordinare una birra, ma l’aspetto del esborso economico non può essere un prerequisito. Serve affiancare altre proposte in spazi liberamente fruibili".

Come vive un giovane cesenate del ventunesimo secolo?

"Affrontando una quotidianità, quella basata sugli stereotipi della vita ideale in ambito scolastico, lavorativo o relazionale, che spesso va stretta. Non sono pochi quelli che si trovano in soggezione ad alzare una mano per dire che non è questo ciò a cui ambiscono. Temono di essere additati. E allora ecco le proposte". Quali?

"C’è chi chiede servizi di consulenza psicologica di comunità, chi propone progetti condivisi con gli studenti che frequentano la facoltà cesenate di Psicologia… Parlare e confrontarsi è un’ottima soluzione per rendersi conto di non essere soli. Il settore pubblico a riguardo può fare tanto".

Auto, bici o bus?

"Il tema del trasporto pubblico è molto sentito. C’è chi chiede di migliorarlo, chi dichiara di utilizzarlo quotidianamente. I punti nevralgici sono i collegamenti tra la stazione ferroviaria e la zona universitaria o il centro della città. L’interesse è alto, serve rispondere pienamente alle aspettative".

La città sa comunicare coi suoi giovani?

"Potrebbe farlo meglio: a volte capita che alcune validissime proposte non vengano colte semplicemente perché non si conoscono. Prima di scegliere se recarsi o meno a visitare un mercatino dell’artigianato, serve sapere che c’è…".

Dunque da dove partirà?

"Dalle sollecitazioni ricevute. In ogni incontro sono stata accompagnata dal fumettista Luca Bertani, che ha tratteggiato sunti dei dibattiti. Sono stati i primi, ma non saranno gli ultimi. Le decisioni che riguardano i giovani devono essere prese insieme ai giovani".