Cesena, 31 marzo 2022 - Quello che i ladri hanno tolto, è stato restituito – con gli interessi - dal senso civico di due cesenati. Ieri mattina l’imprenditore e volto noto della politica cittadina (tra le fila di Cesena Siamo Noi) Marco Giangrandi e l’ingegnere Fabrizio Gherardi hanno fatto visita alla scuola elementare di Macerone che nei giorni scorsi era stata visitata dai ladri che avevano sottratto quatto computer da altrettante aule. E non si sono presentati a mani vuote.
"Ci è venuto in mente lo slogan del capostipite dei quiz televisivi – hanno raccontato sorridendo – e così invece di ‘lasciare’, abbiamo deciso di ‘raddoppiare’, donando alla scuola otto computer nuovi e pure una stampante a colori. Perché i bimbi che frequentano quel plesso devono sapere che le storie a lieto fine esistono e che i torti subiti possono essere riparati".
I due cesenati si erano mossi inizialmente l’uno all’insaputa dell’altro, dopo aver letto quanto successo sulle pagine del Resto del Carlino: "Questo è uno dei ruoli più belli che appartengono al mondo dell’informazione, far conoscere alla collettività storie che altrimenti rimarrebbero nell’ombra, permettendo così di trovare soluzioni e ridare il buon umore".
Appuntamento a scuola alle 12.30, dopo il suono dell’ultima campanella, scatoloni coi computer nuovi alla mano. Ad accogliere i due generosi cesenati c’erano insegnanti e collaboratori scolastici: "Il messaggio più bello – hanno commentato maestre e maestri – è poter mostrare ai bimbi che al torto commesso da degli adulti privi di scrupoli, hanno risposto altri adulti dal cuore grande".
I piccoli alunni nei giorni scorsi avevano scritto una lettera aperta ai ladri, per denunciare l’insesatezza e l’ingiustizia del loro comportamento. Per i prossimi giorni è attesa un’altra missiva, dal tono ben diverso, dedicata ai benefattori. Che per l’occasione hanno fatto una passeggiata all’interno della scuola, valutando dei sistemi antifurto da abbinare ai computer per evitare che razzie come quella recentemente perpetrata possano ripetersi. E, vista l’occasione, hanno anche gettato le basi per un ulteriore confronto con la direzione scolastica, volto ad approfondire l’eventuale necessità di altri strumenti".
Nel frattempo l’onda di generosità si sta allargando, anche perché un terzo donatore è sul punto di intervenire. E non basta ancora. "Per fortuna - riprendono le insegnanti del plesso – in questa scuola il rapporto con le famiglie è molto saldo, tanto che già dalle prime ore dopo il furto, quando sostituimmo i computer rubati con altri modelli più datati, non compatibili con le dotazioni tecnologiche attuali, alcuni genitori si erano premurati di offrirci la strumentazione necessaria a effettuare collegamenti alternativi. Sentire il calore della comunità è il più bel riconoscimento che il mondo della scuola possa ricevere".