ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Frutteti distrutti dall’alluvione: "Ho subito 35mila euro di danni e non sono stato risarcito"

La domanda è state inviata da Cia al fondo Agricat che non ha dato alcuna risposta. Le associazioni: "Le pratiche vengono respinte senza possibilità di visionare le motivazioni"

Frutteti distrutti dall’alluvione: "Ho subito 35mila euro di danni e non sono stato risarcito"

L’agricoltore Marco Valzania

Cesena, 31 agosto 2024 – Un disastro senza precedenti. All’azienda agricola ‘Valzania Marco’, a Case Francisconi a Montiano, l’alluvione del 16 maggio 2023 ha sommerso tutto. Campi di pesco e albicocchi sono stati completamente allagati e devastati dall’acqua, così come i campi di grano. "Nella mia azienda – spiega l’agricoltore Marco Valzania – è andato quasi tutto distrutto. Sono stati danneggiati 9mila metri quadrati di grano tenero e 12mila metri quadrati di pesco e albicocco". L’acqua che arrivava quel giorno travolgeva tutto e faceva paura. "I miei campi erano sommersi completamente – continua –. La parte grossa della mia azienda, che si trova in collina, è andata distrutta. Il 19 maggio mi sono rivolto a Cia perché mi aiutassero a chiedere il rimborso per i danni subiti al fondo Agricat. La mia domanda di risarcimento danni, per un valore di 35mila euro, è stata inviata ad Agricatat, ma non ho ottenuto risposta. Mi hanno detto che potevo fare una perizia ma avrei speso di tasca mia 1.500 euro e ho lasciato perdere". Nessuna risposta dunque, e tanti danni e spese da sostenere. "Dopo l’alluvione – continua Valzania – ho piantato 350 piante da frutto in una zona che non era stata raggiunta dall’acqua e quest’anno ho piantato altre 150 piante di pesco. Sto cercando di far ripartire l’azienda perché tra tasse e bollette faccio fatica a venirne fuori. Come se non bastasse i miei peschi sono stati danneggiati anche dalla grandine di luglio. Fortunatamente ho anche frutta autunnale, come i cachi che non hanno subito danni".

La situazione degli agricoltori romagnoli, duramente colpiti dall’alluvione di maggio 2023, è tutt’altro che risolta. I risarcimenti per i danni subiti dalle produzioni agricole non arrivano e le procedure connesse al fondo Agricat si fanno sempre più burocratiche. La situazione è stata rimarcata da Cia i giorni scorsi a cui si aggiungono le critiche di Confagricoltura.

"Il sostegno promesso e atteso da Agricat non arriva – denunciano Carlo Carli e Alberto Mazzoni, presidente e vicepresidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini –. Le pratiche presentate vengono spesso respinte senza possibilità di visionare le motivazioni a causa del blocco del portale e i risarcimenti erogati sono ben al di sotto delle perdite effettive. Ad esempio, per quanto riguarda la produzione, i risarcimenti si basano su valori indice che non riflettono i costi reali di produzione". Molti agricoltori, nonostante abbiano presentato le domande nei tempi previsti, non hanno ancora ricevuto i risarcimenti promessi. Il fondo ha infatti respinto oltre l’80% delle domande in Emilia-Romagna e nemmeno i Caa riescono ad accedere alle singole posizioni sul portale My Agricat.

"Ho provato sulla mia pelle il malfunzionamento del sistema – conferma Mazzoni – delle due domande che ho presentato, entrambe sono state rifiutate senza alcuna spiegazione". Il prossimo 3 settembre è in programma un incontro con i vertici di Agricat, un’occasione che le associazioni agricole intendono sfruttare. "Chiederemo spiegazioni sulle ragioni di questa pioggia di rifiuti – affermano Carli e Mazzoni – gli agricoltori non possono più aspettare".