Il territorio cesenate mantiene una rappresentanza nella nuova assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna. Tra i cinquanta consiglieri eletti (34 per la maggioranza che sostiene Michele de Pascale e 16 per l’opposizione) ci sarà infatti di certo almeno Francesca Lucchi. L’attuale assessora alle attività produttive della giunta comunale guidata da Enzo Lattuca ha infatti visto arrivare la fumata bianca nella serata inoltrata di lunedì, grazie ai conteggi dei ‘resti’ dei voti calcolati su base regionale. Inizialmente il territorio di Forlì Cesena in relazione al Pd aveva visto promuovere solo i due esponenti forlivesi Daniele Valbonesi e Valentina Ancarani (che hanno ottenuto rispettivamente 9.455 e 8.685 preferenze). Che la partita non fosse chiusa era però stato velocemente chiaro agli addetti ai lavori, abituati a nuotare in mezzo al labirintico mare dei numeri elettorali. Così lunedì sera le luci all’interno della sede del Pd cesenate sono rimaste accese a lungo, tra computer e telefoni bollenti. A fianco di Francesca Lucchi, per il rush finale era arrivato anche il sindaco Enzo Lattuca, di ritorno dalla giornata bolognese vissuta insieme a de Pascale. In effetti le speranze della candidata di centro sinistra sono state ripagate: anche i suoi 7.352 consensi sono valsi l’accesso a viale Aldo Moro. Così Lucchi ha potuto sciogliere la tensione, ringraziando e salutando sulle pagine dei social network i suoi sostenitori ("Il lavoro inizia ora, per creare insieme un’Emilia Romagna sempre più vicina") e mettendosi alle spalle un rush finale di campagna elettorale segnato anche da un ricovero ospedaliero, che la aveva tenuta lontano dalla comunità per qualche giorno.
La questione non è però chiusa, perché Massimo Bulbi, altro candidato cesenate del Pd, resta alla finestra in attesa di sviluppi che potrebbero premiarlo. Bulbi porta in dote 6.326 preferenze, circa 2.000 in più rispetto a quelle che nel precedente mandato gli permisero di conquistare l’accesso al consiglio regionale: è vero che questa volta pur aumentare di un terzo i suoi sostenitori per ora non è bastato, ma il ‘ripescaggio’ potrebbe essere dietro l’angolo come conseguenza delle nomine degli assessori che verranno scelti da de Pascale. In questa prospettiva, il Partito Democratico di Forlì può legittimamente rivendicare un risultato storico in termini di preferenze, ottenuto peraltro in un momento in cui la città è amministrata dal centro destra. Domenica e lunedì scorsi dalle urne è uscito un segnale di forte controtendenza da parte degli elettori, che il nuovo presidente della Regione potrebbe decidere di premiare. A quel punto, se Valbonesi o Ancarani dovessero entrare in giunta, Bulbi sarebbe in prima fila per la conferma a consigliere. Allargando il quadro a tutte le forze politiche invece, la nostra provincia sarà rappresentata anche da Luca Pestelli di Fratelli d’Italia, che ha ottenuto 5.349 preferenze. Niente da fare invece per il consigliere uscente Massimiliano Pompignoli (1.250 preferenze). Il territorio di Forlì Cesena potrà quindi contare sulla presenza di quattro rappresentanti (tre di centro sinistra e uno di centro destra) che, se i prossimi giorni dovessero sorridere a Bulbi, potrebbero diventare cinque.