Cesena, 13 giugno 2024 – Il maltempo è tornato a colpire il territorio cesenate con una perturbazione che ha portato intensi fenomeni di pioggia e grandine di breve durata, ma diffusi su larga scala. Dunque con danni potenzialmente molto seri per l’agricoltura del territorio, che in queste settimane sta vivendo una della fasi cruciali della stagione 2024. Le prime segnalazioni sono arrivate intorno alle 13.30, nella zona di San Carlo e Roversano (video), dove sul ciglio delle strade, nei cortili delle case e sui cruscotti delle auto si sono accumulate grosse quantità di chicchi ghiacciati. Il fronte si è poi spostato verso la città, procedendo in direzione nord est e allungandosi sia verso la vallata del Rubicone che verso la costa. Importanti grandinate sono state registrate in effetti anche a Case Missiroli, Calisese, Montiano, Longiano, Gambettola, Savignano, Sala di Cesenatico e Gatteo.
Le segnalazioni si sono accavallate in rapida successione: ora, passata la fase di picco della perturbazione che sta andando in esaurimento su tutto il territorio regionale, i principali timori riguardano le possibili conseguenze per le colture, che potranno essere valutate con maggiore precisione nelle prossime ore, quando gli agricoltori avranno la possibilità di verificare dal vivo lo stato delle loro piante e in particolare gli eventuali danni riportati dalla frutta.
Rialzo temperature dopo la grandine
Nel frattempo resta da fare i conti con un periodo di instabilità meteorologica che continua a tenere a freno l’arrivo dell’estate: “Anche nelle prossime ore andremo incontro a repentini cambiamenti – conferma Roberto Nanni, meteorologo e divulgatore scientifico Ampro (Associazione Meteo Professionisti) – perché il passaggio della grandine lascerà spazio a un brusco rialzo delle temperature, che già nella giornata di domani 14 giugno arriveranno a toccare i 30 gradi. Senza però mantenersi costanti, perché poi già da sabato e domenica sono previsti nuovi periodi di instabilità, probabilmente però senza precipitazioni particolarmente preoccupanti”. Mentre sui social network impazzano video, foto e messaggi di utenti che citano il cambiamento climatico e i suoi effetti su popolazione e territorio, le temperature sono scese in picchiata fino a 13 gradi, su livelli ben lontani rispetto alle medie di metà giugno. “La grandinata – prosegue Nanni - era stata prevista e si è manifestata esattamente come da attese: diffusa, molto intensa, ma di breve durata. In ogni caso sì, per la vera tintarella in spiaggia bisognerà aspettare ancora qualche giorno, anche perché nel frattempo sul fronte opposto sta tornado un altro tema, quello legato alla risalita delle polveri desertiche, che riescono a spingersi fino alle nostre latitudini ‘ingiallendo’ il cielo e rendendo meno naturale i colori. A partire dall’azzurro che di questi tempi dovrebbe caratterizzare le nostre latitudini”.