DANIELE ZANDOLI
Cronaca

Fontana promuove le scelte del Cavalluccio : "Cesena, Klinsmann è il portiere del futuro"

L’ex guardiano dei pali continua a seguire la squadra: "Il precedente di Lewis è del tutto fuori luogo, Jonathan è già nel mirino di tanti club"

L’ex guardiano dei pali continua a seguire la squadra: "Il precedente di Lewis è del tutto fuori luogo, Jonathan è già nel mirino di tanti club"

L’ex guardiano dei pali continua a seguire la squadra: "Il precedente di Lewis è del tutto fuori luogo, Jonathan è già nel mirino di tanti club"

E’ stato uno dei prodotti eccellenti sfornati dalla cantera del Cesena, con Seba Rossi forgiati da Giorgio Fioravanti per creare negli anni una splendida carriera in serie A. Alberto Fontana non fa più parte del mondo del calcio, ne è uscito dopo aver giocato a lungo, fino a i 42 anni. "Era la stagione 2009/10, avrei avuto un altro anno al Bari guidato da Conte. Avevo capito che era ora di smettere, chiamai Antonio, lo ringraziai per la fiducia e staccai la spina. Da allora mi occupo degli alberghi di famiglia, anche se ogni tanto mi chiedono pareri su portieri".

Antonio Conte cominciò da lì una grande carriera. "Lo conoscevo come capitano della Juve. Da tecnico rispecchia il carattere che mostrava incampo, impostato su grinta e voglia di vincere sempre. L’hanno chiamato ad aprire cicli come ha fatto alla Juve, all’Inter e ora al Napoli".

Anche lei ha avuto una grande carriera. "Più soddisfacente di quanto pensassi. Un solo rimpianto, non sono mai stato chiamato a fare un allenamento con la Nazionale, lo facevano tutti, ci ho sperato, ma va bene lo stesso".

Non ha mai mancato di seguire il Cesena. "Sono cresciuto sui tubolari della gradinata, a Pinarella c’è un covo storico del tifo bianconero, la domenica il paese si svuota, tutti allo stadio. Io invece guardo il Cesena da casa, sul mio divano. Vanno allo stadio mia moglie e i miei due figli".

Quindi il giudizio, seppur dalle immagini televisive e non in diretta, è chiaro. "A molti hanno fatto ’male’ i 99 punti della scorsa stagione. E’ stata una parentesi fantastica, ma la C e la B sono due mondi diversi, le differenze sono abissali. La gente ha fantasticato, la salvezza in B è lo scudetto del Cesena. E non è facile, basti guardare Samp, Frosinone, Salernitana. E poi crescono i nostri giovani, segno di salute del Cesena che continua a sfornare ragazzi di sicuro avvenire. E’ giusto inoltre volere bene agli allenatori e ai giocatori del passato, ma esistono le categorie e chi è forte in C non sempre lo è in B. La società ha lavorato benissimo".

Si riferisce ad Artico e Di Taranto in sede di mercato? "Sono professionisti di categoria superiore, capaci di costruire un organico equilibrato con alcuni ritocchi di qualità assieme ai nostri giovani in crescita. Hanno gestito il quindicesimo budget e la squadra è ottava in classifica. I numeri non mentono. Aggiungo che in rosa ci sono giocatori importanti, esperti che daranno tanto a questa squadra. Quest’anno l’importante è mantenere la categoria, la prossima stagione con qualche inserimento giusto si potrà puntare a qualcosa di più".

Cosa pensa di Klinsmann, il portiere del Cesena? "A Cesena c’era un precedente che non faceva bene, Pisseri lo scorso anno ha fatto molto bene, poi è arrivato Klinsmann che pochi conoscevano. E’ in crescita costante, dominante in campo, uno di quei portieri che su cross avversario danno sicurezza alla difesa. Lo seguono già in serie A. Klinsmann con Lewis non c’entra nulla ed è un valore aggiunto come abbiamo visto anche a Cremona. Inoltre è alto 194 centimetri, io sono 186 e nel calcio attuale non farei carriera. Basta romanticismi, i portieri ormai sono alti 2 metri, la fisicità è importante e lui si muove anche bene. Ha margini di crescita, può ottenere di più al Cesena e in carriera. Per me a fine anno avrà diverse richieste anche perché molti portieri cambieranno squadra. Ma deve confermarsi a questi livelli".