GIACOMO MASCELLANI
Cronaca

Stipendi mascherati, ditta di catering nei guai a Cesenatico

Dopo vari controlli, le Fiamme Gialle del Comando provinciale hanno scoperto 71 lavoratori irregolari e omesse fatturazioni

Stipendi mascherati, ditta di catering nei guai a Cesenatico

Cesenatico, 25 gennaio 2023 - Un’azienda di Cesenatico specializzata nel catering e nell’organizzazione di eventi, è finita nella rete della Guardia di Finanza. È accaduto a Cesenatico, dove al termine di una serie di minuziosi controlli compiuti sulle maestranze assunte per accertamenti mirati proprio a contrastare il lavoro sommerso, le Fiamme Gialle del Comando provinciale di Forlì-Cesena hanno scoperto 71 lavoratori irregolari. Si tratta di 45 uomini e 26 donne, di nazionalità italiana, albanese, marocchina e polacca tra i 24 e i 63 anni, impiegati con contratti a termine di breve durata nel triennio che 2019-2021, quindi incluso il periodo della pandemia e dell’emergenza sanitaria.

L’intervento è stato svolto dai militari della Tenenza di Cesenatico con gli uomini dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e con l’Inps di Forlì-Cesena. Le attenzioni si sono concentrate subito su questa impresa operante nel settore del catering per matrimoni, manifestazioni, feste a tema, eventi e banqueting. Al termine delle indagini sono state riscontrate molteplici irregolarità sotto il profilo contributivo e previdenziale.

I finanzieri hanno scoperto che i titolari della dell’azienda avevano utilizzato uno stratagemma tanto semplice quanto efficace, quello del cosiddetto stipendio mascherato, dove una parte del salario viene pagato sotto forma di rimborso spese, con lo scopo di diminuire la base imponibile contributiva e quindi pagare meno tasse, dal momento che i rimborsi spese sono esenti da versamenti contributivi da parte del datore di lavoro.

Questo trucchetto, unito al fatto che alcuni dipendenti erano stati assunti con un livello di inquadramento inferiore rispetto a quello spettante, ha consentito all’impresa di pagare circa 30mila euro di contributi previdenziali in meno rispetto a quelli dovuti.

Le Fiamme Gialle cesenaticensi hanno anche constatato che la stessa azienda, oltre a non aver dichiarato ricavi per diverse migliaia di euro a fronte di omesse fatturazioni, non aveva provveduto a versare l’Iva per circa 25mila euro.

L’operazione portata a termine controllando le buste paga, i contratti e la documentazione fiscale di tre anni, sino a fine 2021, secondo i finanzieri ha portato a togliere il coperchio su una prassi consolidata legata appunto allo stipendio mascherato che, oltre a non far incassare lo Stato quanto dovuto, danneggia i lavoratori, perchè non maturano i contributi ai fini pensionistici, e altre aziende concorrenti perchè di fatto viene messa in atto una concorrenza sleale.