Sogliano al Rubicone, 18 novembre 2024 – In migliaia di persone alla prima domenica della 49esima edizione del Formaggio di Fossa dop di Sogliano al Rubicone. Molti, anche dalla Lombardia, sono arrivati fin dalle prime ore della mattina per accaparrarsi il tipico e unico prodotto, in vendita negli stand e nelle sedi-negozi degli infossatori e poi per avere un posto a sedere nei locali della Pro Loco per gustare le pietanze al fossa, andate a ruba. La 49esima fiera è stata preparata dalla Pro Loco in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. Il prezzo del pecorino consigliato è di 29 euro al chilogrammo. Vaccino e misto va dai 27 euro in poi. Federico Brandinelli, presidente della Pro Loco, è rimasto contento per il grande afflusso nei locali della Pro Loco con lunghe fila fino ad oltre le 14, per gustare le prelibate pietanze a base di formaggio di fossa.
“Ben fatto – ha commentato –. Un grande lavoro è stato intrapreso dal Comune, dai volontari della Pro Loco di Sogliano al Rubicone, dall’ufficio turistico e da tutti coloro che hanno speso parte del loro tempo nell’allestire questa storica fiera. In piazza Matteotti sono presenti 5 ristoranti che ci accompagnano in questo viaggio culinario alla scoperta dei nostri prodotti e dell’oro di Sogliano, il Formaggio di Fossa. Inoltre, ci sono percorsi di degustazione presso le storiche Fosse del centro, nei quali si possono assaporare i nostri prodotti accompagnati da vini importanti”.
Soddisfazione è stata espressa anche dalla sindaca Tania Bocchini: “Siamo felici di vedere ancora le strade del centro storico riempirsi di gente, dei profumi e degli odori delle pietanze a base del formaggio di fossa. In queste tre domeniche i ristoratori del territorio si trasferiscono qui in centro per servire le loro pietanze condite con il fossa. Confidiamo nel bel tempo anche nelle prossime due domeniche per continuare a rilanciare il nostro prezioso e ricercato oro giallo”. Anche dopo la fine della fiera il prelibato prodotto si potrà trovare, nei negozi di Sogliano e presso gli infossatori ed è già stato spedito ai ristoratori di mezzo mondo, dalla Russia al Giappone, dai Paesi Europei agli Emirati Arabi.
Nei secoli passati e fino a prima della guerra le fosse malatestiane erano quattro e venivano aperte il 25 novembre, giorno della festa di Santa Caterina d’Alessandria, all’inizio dell’inverno e del periodo più freddo dell’anno. Non c’era il business di oggi con le fosse diventate 40 anche se solo la metà, oggi, vengono riempite e fino a 50 anni fa c’erano solo i tanti contadini del vasto territorio di Sogliano di oltre 92 mq con 13.500 abitanti, scesi ai 3.200 di oggi, che portavano nelle fosse i formaggi di famiglia a stagionare. Conclude la sindaca Tania Bocchini: “Solo una fossa è rimasta chiusa e verrà aperta nel pomeriggio del 25 novembre per mantenere viva la tradizione. Inoltre grazie al lavoro del nostro ufficio turistico in collaborazione con Visit Romagna quest’anno abbiamo la presenza di decine di camper da tutta Italia che sono arrivati per la fiera, per visitare i nostri musei e le bellezze di Sogliano al Rubicone”.