Ogni mille persone che in Italia hanno più di 65 anni, 300 soffrono di malattie neurodegenerative. Un numero altissimo, purtroppo in costante crescita e che non può lasciare indifferenti. La chiesa avventista cesenate ha deciso di fare la sua parte per sostenere le persone colpite da queste patologie e le loro famiglie. Lo farà in occasione della Festa Solidale organizzata per la ventitreesima volta negli spazi di via Moretti a Case Finali, dove si trova la chiesa che raccoglie la comunità di fedeli, un gruppo di un centinaio di persone che ogni anno si rimboccano le maniche per sostenere il territorio, a partire dai più deboli. In quest’ottica, il ricavato della manifestazione che si svolgerà domani e domenica primo settembre, per poi riprendere nel fine settimana del 7 e 8, verrà devoluto a tre associazioni cesenati che operano in prima linea a sostegno dei malati di Alzheimer e di tutte le altre forme di demenza senile.
"Abbiamo deciso di sostenere la casa di riposo ‘Casa Mia’, l’associazione Caima e la Fondazione Maratona Alzheimer – hanno commentato il coordinatore Giovanni Benini e il pastore Roberto Iannò – riconoscendo la grande valenza delle loro attività. Parliamo di eccellenze in grado di offrire assistenza, supporto e percorsi terapeutici innovativi e di alta qualità a favore di tutti coloro che si trovano ad affrontare le conseguenze della malattia".
Ogni anno Adra sceglie di appoggiare il territorio, prestando particolare attenzione ai temi dettati dall’attualità. Con questo spirito per esempio nel 2022 il ricavato della festa venne devoluto ai bambini ucraini, a partire da quelli costretti a lasciare la loro patria per trovare rifugio nel nostro territorio. Nel 2023 invece tutti gli sforzi vennero rivolti alle famiglie colpite dall’alluvione del fiume Savio. "Mediamente – proseguono Benini e Iannò – devolviamo circa 7-8.000 euro che raccogliamo grazie a tutto ciò che ruota intorno alla festa, dagli stand gastronomici, agli spettacoli, passando per i vari eventi culturali che organizziamo e le libere donazioni. L’eccezione è stata raggiunta lo scorso anno, quando riuscimmo a mettere insieme addirittura 13.000 euro, poi devoluti all’associazione ‘il Barco’ che a sua volta con quella cifra ha acquistato generi alimentari da mettere a disposizione degli alluvionati. Ora siamo pronti a ripartire, contando sull’entusiasmo della nostra comunità. Non siamo moltissimi, visto che sono un centinaio le persone che gravitano attorno alla chiesa. Però compensiamo col cuore e la determinazione che ognuno di noi dedica alla causa".
Il programma si aprirà domani alle 11 con la presentazione della festa, alla quale mezz’ora dopo seguirà la riflessione spirituale del pastore Roberto Iannò. In serata, alle 20.30, sarà invece di scena l’Orchestrona, della Scuola di musica Popolare di Forlimpopoli.