ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Falcone e Borsellino, l’umanità di due eroi

Un ritratto profondo e non retorico dei due magistrati vittime della mafia nello spettacolo "L’ultima estate" al Bonci

Le classi 4ªH e 5ªH dell’istituto tecnico Garibaldi-Da Vinci al teatro Bonci

Le classi 4ªH e 5ªH dell’istituto tecnico Garibaldi-Da Vinci al teatro Bonci

In occasione della ‘Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie’ che si celebra il 21 marzo, al Teatro Bonci è andato in scena lo spettacolo "L’ultima estate, Falcone e Borsellino 30 anni dopo". L’opera, diretta da Chiara Callegari muove dal testo di Claudio Fava, ex Presidente della Commissione antimafia in Sicilia, ed è interpretata magistralmente da Giovanni Santangelo, nei panni di Borsellino e Simone Luglio in quelli di Falcone. Con puntuale e ricca documentazione si ripercorrono le tappe principali di una delle vicende italiane più drammatiche, dalla preparazione dell’istruttoria per il maxi-processo di Palermo allo smantellamento del pool antimafia fino alla strage di Capaci e all’attentato di via D’Amelio.. Ma soprattutto, al centro della scena, campeggia la storia dell’amicizia tra i magistrati. Lo spettacolo non ha il carattere della celebrazione di due eroi, ma vuole restituire piuttosto la grandezza di questi due uomini nella loro dimensione più umana e proprio per questo risulta tanto intenso da riuscire a scuotere lo spettatore. Ognuno di noi si è trovato non davanti a un racconto teatrale ma dentro a una relazione tra due uomini che si confrontano con il senso del dovere, la paura, le speranze comuni a tutti. Non c’è facile retorica, la tragicità degli eventi è spesso accompagnata da una sottile ironia nei dialoghi tra i due amici chiusi nel bunker dell’Asinara, ‘servitori dello Stato’ consapevoli di condurre una lotta contro il tempo che già li aveva condannati. Significativa è l’essenzialità della scenografia, fatta solo di una scrivania e uno schedario: sui cassetti, aperti uno alla volta, si illuminano le date fondamentali lungo le quali si snoda la vicenda e, quando lo spettacolo sembra concluso, un ultimo anno si accende, il 2025. Così il passato si riannoda all’oggi, si richiamano le ultime sentenze e le più recenti vicende giudiziarie. Lo spettacolo, di grande intensità, risveglia le nostre coscienze soprattutto grazie alla potenza delle parole e alla prova attoriale di Simone Luglio e Giovanni Santangelo che sanno dare alle figure di Falcone e Borsellino un’umanità autentica e profonda, unendo sapientemente la loro dimensione civile e il diario delle loro vite quotidiane. Al termine dello spettacolo non cala il sipario, come simbolicamente non cala l’oblio sulla vicenda Falcone e Borsellino. Gli attori e la regista, invece, si sono offerti all’incontro con il pubblico, in uno scambio aperto e diretto a cui i presenti hanno partecipato vivacemente, dando voce alla forte emozione che attraversava tutta la platea. "L’ultima estate", in scena anche alla Corte Europea di Giustizia e in numerosi teatri in Italia e nel mondo, ha rappresentato per la nostra città una bella occasione di crescita civile.

Classi 4H-5H dell’istituto agrario ‘Garibaldi-Da Vinci’

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