REDAZIONE CESENA

Emergenza abitazioni: "Incentivi a chi affitta"

Il sindaco ha presentato il Patto per la Casa. Tra le misure comprese facilitazioni per chi deciderà di sbloccare le tremila case che da più anni sono sfitte in città .

Il sindaco ha presentato il Patto per la Casa. Tra le misure comprese facilitazioni per chi deciderà di sbloccare le tremila case che da più anni sono sfitte in città .

Il sindaco ha presentato il Patto per la Casa. Tra le misure comprese facilitazioni per chi deciderà di sbloccare le tremila case che da più anni sono sfitte in città .

Ieri il sindaco Enzo Lattuca ha presentato alle parti sociali, alle organizzazioni sindacali e ai referenti delle agenzie immobiliari del territorio il nuovo ‘Patto per la casa’, misura con cui il Comune di Cesena intende provare ad affrontare un tema, quello della carenza di abitazioni da affittare, particolarmente avvertito dalla comunità cittadina.

"Il fenomeno – ha commentato il sindaco – è molto articolato e rappresenta una criticità sociale per i nuovi cittadini e per coloro che raggiungono Cesena per ragioni di lavoro o perché ritengono ci siano tutti i servizi necessari alla crescita dei propri figli. Dunque non facciamo più, e solo, riferimento ai cittadini che vivono in condizioni di estrema marginalità. Tutti infatti riscontrano difficoltà a individuare una idonea unità immobiliare, anche coloro che dispongono di un reddito allineato con la media dei redditi del territorio. Questa criticità è un limite allo sviluppo del territorio: una delle prime linee di azione è quella di provare a scuotere il mercato di immobili che fanno parte del patrimonio edilizio cittadino e in particolare i 3 mila appartamenti con le utenze staccate, dunque non abitati".

I proprietari in quest’ottica possono contare su contributi per alcuni costi del contratto (dalla firma alla chiusura) e sulla tutela di un fondo di garanzia in caso di morosità dell’inquilino, oltre all’assistenza legale; contributi per piccoli interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria. A loro volta gli inquilini possono pagare un canone ridotto rispetto a quello del libero mercato (il risparmio può arrivare fino a 2mila euro l’anno), non versano il deposito cauzionale e possono ricevere un contributo a fondo perduto per l’affitto.

Luca Ravaglia