ANDREA ALESSANDRINI
Cronaca

Economia tra luci e ombre : "L’occupazione è cresciuta, ma con tanto precariato"

Il segretario di Cisl Romagna Marinelli traccia il consuntivo e guarda allo scenario futuro. "Allarma la crisi dei settori manifatturiero e calzaturiero. La sfide del 2025? Infrastrutture e contrasto al calo demografico".

Francesco Marinelli, 54 anni, segretario generale della Cisl Romagna dal 2019 quando rilevò Filippo Pieri

Francesco Marinelli, 54 anni, segretario generale della Cisl Romagna dal 2019 quando rilevò Filippo Pieri

Si chiude un anno di luci ma anche di criticità per il mondo del lavoro nel territorio cesenate e provinciale.

Francesco Marinelli, segretario generale di Cisl Romagna, qual è la situazione dell’occupazione nel territorio?

"La provincia di Forlì-Cesena chiude il 2024 con risultati occupazionali incoraggianti, ma con sfide ancora aperte. Secondo i dati della Camera di Commercio, il tasso di occupazione raggiunge il 70,5%, dato positivo rispetto all’anno precedente e ben superiore alla media nazionale del 61,9%. Tuttavia, la qualità dei contratti resta una preoccupazione: oltre il 90% delle nuove assunzioni sono a tempo determinato, in somministrazione o in apprendistato, e ciò evidenzia la necessità di interventi strutturali sul mercato del lavoro".

La disoccupazione è in calo?

"Il tasso di disoccupazione si attesta al 3,9%, inferiore sia al dato regionale (4,6%) che a quello nazionale (7,3%), e ciò è un segnale confortante per l’economia locale. Tuttavia, preoccupano le difficoltà di alcuni settori produttivi strategici. Il comparto manifatturiero, duramente colpito dal calo della domanda estera e dall’instabilità geopolitica, registra un incremento del 16,6% delle ore di cassa integrazione, che coinvolgono quasi esclusivamente (92%) questo settore. Particolarmente critica inoltre è la situazione del settore calzaturiero, che registra un crollo della produzione del 28,6% rispetto all’anno precedente. In particolare ci preoccupa la situazione di grande difficoltà del settore calzaturiero e moda del distretto del Rubicone. Le imprese locali lamentano contrazioni significative nei mercati internazionali, dove l’incertezza economica e le tensioni geopolitiche hanno frenato gli scambi commerciali. Anche il settore agricolo è in sofferenza, penalizzato da eventi climatici estremi, come le recenti alluvioni, che hanno compromesso interi raccolti e messo in difficoltà numerose aziende".

Sulla manovra di bilancio la Cisl ha assunto una posizione differente rispetto a Cgil e Uil.

"Cisl Romagna la valuta nel merito, ci sono aspetti positivi e altri da rivedere. Il documento accoglie numerose istanze e rivendicazioni avanzate dal sindacato nei mesi precedenti come il taglio del cuneo fiscale e contributivo, che diviene adesso strutturale, e ampliato sino a 40mila euro, e l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef per sostenere i redditi bassi. Tuttavia, permangono alcuni punti critici che richiedono correttivi, e su cui continueremo a batterci durante l’iter parlamentare".

Quali sono le principali sfide per il 2025?

"Cisl Romagna individua tre priorità strategiche: il potenziamento delle infrastrutture, il contrasto al declino demografico e l’innovazione nei modelli di welfare aziendale. Servono investimenti mirati per garantire infrastrutture moderne e sicure che favoriscano lo sviluppo economico e sociale del territorio. La questione demografica resta particolarmente pressante: il calo della natalità e l’invecchiamento della popolazione richiedono politiche efficaci a sostegno delle famiglie e delle persone non autosufficienti. Tra le proposte del sindacato figurano anche nuovi strumenti per incentivare la partecipazione attiva dei lavoratori alla gestione aziendale e all’innovazione tecnologica".

Qual è la situazione degli iscritti?

"Nonostante le difficoltà economiche, il sindacato registra un incremento del 1,5% delle iscrizioni, raggiungendo quota 84.213 iscritti in tutta la Romagna".