Il Cesena Triathlon è la società italiana che vanta più iscritti in questa disciplina: i numeri parlano di 200 tesserati, il 60% dei quali hanno un’età compresa tra i 6 e i 18 anni. "A fare innamorare i ragazzi – racconta il presidente Michele Montalti – è prima di tutto la qualità dell’ambiente. Qui ci si conosce, si fa amicizia e si condividono giornate all’insegna dello sport vissuto nel modo più virtuoso, quello che mette davanti a tutto gli ideali del vivere bene. E poi – sorride – di certo da queste parti non ci si annoia…".
Il mix di nuoto, pedalate in bici e corsa a piedi è in effetti estremamente vario e in grado di valorizzare le migliori caratteristiche di ogni atleta. "Gli approcci sono diversi – conferma Montalti – e ognuno è in grado di trovare la gusta di dimensione, fino ai ‘veterani’ settantenni. Parliamo di una disciplina decisamente completa, che per i più giovani favorisce la migliore crescita fisica e che per gli adulti garantisce benessere. Certo, c’è da sudare, ma non in maniera maniacale. Servono impegno e determinazione, caratteristiche che portano benefici in ogni ambito della vita. Restando ai ragazzi, crescere stando bene con sé stessi è un ottimo tonico per l’autostima e il sentirsi a proprio agio in mezzo agli altri".
Per il nuoto ci sono gli spazi della piscina comunale e di quella di Ronta, per la corsa la pista di atletica e per la bici una serie di alternative legate all’età: "Fino a 13 anni si pedala in mountain bike. Il nostro punto di allenamento è in una zona del Parco Ippodromo che abbiamo mettendola a disposizione della collettività e che purtroppo è stata distrutta dall’alluvione. Ora è in fase di ricostruzione e nel frattempo gravitiamo nel parcheggio antistante la pista di atletica. Per i più grandi invece ci sono la bici da corsa e la strada".
Tre discipline, tanto allenamento. Con le dovute precisazioni. "Capita che alcune famiglie si ‘intimoriscano’ davanti alla proposta, magari abbinando al triathlon l’immagine di Ironman… Tutt’altro. Ci sono svariate altre gare che richiedono sforzi ben minori".
"Per quanto riguarda le giovanili, le prove per esempio si concludono in una ventina di minuti – continua –. E in ogni caso non è necessario praticare tutte le discipline: se ne possono abbinare due, o semplicemente dedicarsi in particolare a una propria vocazione. Il punto non è la competizione, ma il sentirsi nel posto giusto per se stessi".
La presentazione del triathlon comincia dalle scuole elementari: dall’inizio di febbraio questo sport ‘entrerà’ infatti in 30 classi, durante le ore di attività motoria, coinvolgendo centinaia di alunni.