di Giacomo Mascellani
Sul tratto della Statale Adriatica dove negli ultimi anni si sono registrati incidenti stradali anche mortali, molti automobilisti continuano ad effettuare una svolta vietata pericolosissima, per raggiungere le attività commerciali presenti all’altezza di Cesenatico Ponente. è’ emerso ieri dai dati forniti dalla Polizia riguardo l’ultimo fine settimana. È stata infatti la sicurezza sulle strade, una delle priorità su cui si sono concentrati le donne e gli uomini della Polizia di Stato di stanza a Cesenatico, che ha intensificato la vigilanza nella zona di riviera, con un incremento delle pattuglie.
Sulla Statale, dopo il cavalcavia, in direzione nord, all’altezza della zona dove sono presenti alcune attività commerciali, teatro negli anni scorsi di tanti gravi incidenti stradali, continua il malcostume di svoltare a sinistra provenendo da Rimini, così superando la striscia longitudinale continua di mezzaria, cosa vietata proprio per la pericolosità della viabilità in quella zona. Domenica, la pattuglia della Polizia, in un posto di controllo durato pochi minuti ha sanzionato tre automobilisti, dei quali un cesenate, un uomo straniero residente a Cesena ed uno di Forlì. Tutti dovranno pagare una contravvenzione di 42 euro, ma l’aspetto più significativo è che nonostante i morti e l’informazione pressante proprio per comunicare l’alto livello di pericolosità della strada, vi siano ancora degli automobilisti che pur di arrivare subito ad un supermercato, evitando di dover fare manovra nel cavalcavia successivo che è vicinissimo, mettono a rischio la loro vita e quella di altre persone.
Nella rete è finita anche una donna di 50 anni residente residente nell’hinterland milanese, che era un pericolo pubblico. Si trovava infatti al volante di una vecchia Fiat 600, in via Mazzini nei pressi del cimitero, che dai controlli è risultata essere un’autovettura già sospesa dalla circolazione; inoltre la donna non aveva mai conseguito la patente di guida. Le sanzioni superano i 7 mila euro, di cui circa 2.000 euro per l’autovettura che circolava indebitamente e 5.100 euro per l’assoluta mancanza di patente. Il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo per 90 giorni ed affidato al legittimo proprietario per la custodia; quest’ultimo, oltretutto, è stato sanzionato per l’incauto affidamento dell’autovettura alla compagna e dovrà rispondere di altre violazioni.
I poliziotti hanno scoperto dunque un altro pericolo pubblico che poteva causare incidenti e non avrebbe risarcito i danni. Altre multe sono state elevate dalla polizia per altre infrazioni alla sicurezza, come l’uso del cellulare al volante e il mancato uso della cintura di sicurezza.