Un paio di giorni fa, rispondendo a un lettore, avevamo segnalato che sul sito del Comune di Cesena era difficoltoso raggiungere la sezione ‘Donazioni trasparenti’ e mancava il rendiconto dei contributi arrivati al Comune dopo l’alluvione del maggio 2023 e del loro impiego. Prontamente il sito è stato aggiornato con i dati relativi al 16 novembre scorso, con versamenti per 3.784.751 euro, la maggior parte dei quali (66%) con vincolo di destinazione.
Il dettagliato elenco è aperto dal centro sportivo di Borello per il quale Conad ha versato 300.000 euro, ai quali si sono aggiunti 100.000 euro del Centro sociale San Michele di Fermo, 5.000 euro del Panathlon Club Cesena e 4.000 euro del Gruppo Società Gas Rimini. I lavori vengono segnalati come eseguiti, ma le condizioni dei campi da calcio, soprattutto quello di allenamento, sono ancora assai precarie.
Tra i lavori da fare spicca la sistemazione della copertura della Biblioteca Malatestiana Antica per infiltrazioni: l’importo previsto è di 800.000 euro coperti in parte dal Ministero della Cultura con fondi ricavati dal Concerto all’Arena di Campovolo con l’operazione Italia Loves Romagna (in totale ha fruttato poco più di tre milioni da destinare a sei progetti), ma per l’avviamento il Comune attende il finanziamento residuo della struttura commissariale.
Nella parte dedicata all’utilizzo delle donazioni senza vincolo di destinazione ci sono i 766.223 euro per il contributo di autonoma sistemazione che il Comune ha anticipato alle famiglie alluvionate, ma il consuntivo è zero perché le somme erogate sono state rimborsate prima dalla Protezione Civile regionale e poi dalla struttura commissariale.
Stona che dalle donazioni siano stati prelevati i 248.000 euro per tenere aperto per 16 mesi (da settembre 2023 a fine 2024) lo ‘Sportello alluvionati’, come se fra i 600 dipendenti comunali non fosse stato possibile trovare quattro figure un po’ più pratiche della burocrazia dei giovani reclutati all’esterno con un costo di quasi 4.000 euro a testa ogni mese.
Infine ci sono i ristori alle associazioni di volontariato: 33.000 euro alle Cucine Popolari, 26.000 euro all’Associazione Il Barco, 14.000 euro al Banco di Solidarietà e solo 928 euro alla Parrocchia di San Mauro in Valle che ha fornito fino a 1.500 pasti al giorno con materie prime donate da aziende ed enti, ma con strutture e utenze proprie.
Paolo Morelli