ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Disconnessi in classe: "Smartphone vietati anche per scopi didattici a scuola"

La battaglia degli istituti cesenati per limitare l’uso dei telefonini durante il corso delle lezioni. Sono stati banditi dal ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara fino al termine della terza media.

Disconnessi in classe: "Smartphone vietati anche per scopi  didattici a scuola"

La battaglia degli istituti cesenati per limitare l’uso dei telefonini durante il corso delle lezioni. Sono stati banditi dal ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara fino al termine della terza media.

Addio selfie o foto di gruppo in classe. Addio alle rapide soluzioni sbirciate nello smartphone per risolvere un quesito di un compito in classe. I cellulari a scuola non si possono usare, lo dice la legge. A partire dallo scorso settembre, e per tutto l’anno accademico, nelle scuole di tutta Italia è in vigore il divieto assoluto di utilizzo degli smartphone in classe, anche per fini educativi e didattici, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola media. Fanno eccezione solo i casi previsti dal Piano educativo individualizzato o dal piano didattico personalizzato, per sostenere gli alunni e le alunne con disabilità, bisogni specifici per l’apprendimento o altre condizioni personali documentati. E per computer e tablet? Sono consentiti esclusivamente a scopo didattico e sotto la supervisione del personale docente. Agli studenti, dunque, non gli rimane che la penna, il quaderno e il libro, cose d’altri tempi. Nel corso degli anni le regole contro l’uso del cellulare in classe sono diventate sempre più stringenti.

Recentemente ci ha pensato il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara a varare una vera e propria stretta sui cellulari. Nel nostro paese quasi il 38% degli studenti ammette di essere distratto dal cellulare durante le lezioni, mentre il 29% si dice disturbato dall’uso che ne fanno i compagni. Due anni fa una circolare del ministre Valditara imponeva il divieto senza se e senza ma, tranne che nei casi in cui il dispositivo elettronico fosse utilizzato ai fini didattici. Un provvedimento che andava di pari passo con un utilizzo dei cellulari sempre più ampio da parte degli studenti. Un uso, e a volte abuso, che stava interessando fasce studentesche sempre più giovani e non solo quelle degli istituti superiori. Ne sanno qualcosa i dirigenti degli istituti alle prese con alunni a volte anche alle elementari, che si presentavano a scuola con lo smartphone in tasca. In molte scuole superiori cesenati, all’entrata in classe avviene il cosiddetto ‘ritiro’ dei cellulari, che vengono riposti dagli studenti in una scatola. Ma capita, durante le lezioni, di sentire squillare un telefono nello zaino o, in alternativa, lo smartwatch portato al polso. L’ultima puntata di questa battaglia combattuta a suon di provvedimenti ministeriali e regolamenti contro l’utilizzo del telefonino a scuola è la circolare annunciata dal ministro Valditara in luglio.