REDAZIONE CESENA

Diritto all’istruzione fondamento della libertà

Gli studenti della scuola ‘Oddo Biasini’ di San Giorgio riflettono sul valore della scuola e della cultura nella loro formazione

Studiare le regioni dell’Asia e soffermarmi ad analizzare lo sua popolazione mi ha portato a riflettere sul tema dell’istruzione .

Attraverso l’istruzione l’uomo si rende libero perché diventa capace di comprendere e di prendere decisioni in autonomia, sulla base delle proprie conoscenze.

Studiare la storia ci permette di capire il presente, studiare le lingue straniere ci permette di interagire con il resto del mondo, studiare la geografia ci aiuta ad avvicinarci a tutti i popoli che occupano il nostro pianeta, studiando educazione civica abbiamo capito che ci sono dei diritti umani che dovrebbero essere garantiti a tutti. Nell’articolo 26 della Dichiarazione universale dei diritti umani del ‘48 il diritto all’istruzione è indicato come uno dei diritti fondamentali che deve essere garantito a tutti i bambini e ai ragazzi .

Ripensando a tutte quelle persone che durante il corso della storia hanno dato la vita per avere un’istruzione, mi sento fortunata ad avere la possibilità di frequentare la scuola media di San Giorgio.

RIpenso poi a tutte le persone schiavizzate nelle epoche passate e che si sono ribellate ai padroni solo perché volevano studiare, alle ragazze pakistane, afgane, somale, nigeriane o indiane che da anni lottano per ritrovarsi con un foglio di carta in mano.

Provo ad immaginare la situazione di tutti quei bambini che passano le giornate in cantina a cucire palloni di cuoio e a realizzare tappeti sognando un giorno di poter riabbracciare i propri familiari lontani. Rabbrividisco a pensare a tutte le persone ebree a cui in pochi mesi è stato tolto ogni diritto e ovviamente anche la possibilità di frequentare la scuola.

Potrei stare qui ore e ore a ricordare tutti quegli uomini, donne e bambini che dopo aver avuto il coraggio di rivendicare uno dei loro diritti fondamentali, quello dell’istruzione, sono stati uccisi, violentati, condannati.

E’ per questo che mi impegno così tanto a scuola perché penso a tutte queste persone che avrebbero dato tutto per potersi ritrovare in una scuola a studiare.

I miei genitori mi hanno sempre insegnato che la cultura rende liberi e ormai, arrivata al termine del triennio della scuola media, sto sempre più realizzando che è proprio vero. Infatti senza sapere è facile rimanere a piedi, senza sapere è facile diventare il burattino di qualcun altro e senza sapere è facile rimanere senza nuove strade da percorrere.

Sì, è proprio così, perché la scuola educa e non si limita alla formazione di uno studente, ci mette tutti allo stesso livello e valorizza ogni individuo tramite le sue potenzialità e il suo impegno.

Sono convinta che lo studio non ci permette soltanto di avere una cultura ma ci aiuta nella vita di tutti i giorni e ci guida nella scelta di cosa fare in ogni momento della nostra quotidianità.

Penso sia proprio per questo che oggi ci sono sempre più persone che si battono perché la scuola non sia un privilegio per pochi ma un diritto di tutti e visto che ancora non è così dobbiamo tutti continuare a lottare per realizzare questo obiettivo.

classi 3F e 3N della scuola Oddo Biasini