"È difficile trovare cuochi e camerieri da assumere, ma anche bagnini e salvataggi". Simone Battistoni, presidente del Sib (sindacato italiano balneari) e presidente della cooperativa bagnini Cesenatico, lancia l’allarme nella Riviera per la stagione estiva, ormai alle porte. "Una delle ragioni per cui si fatica a trovare lavoratori stagionali in tutti i settori - dice Battistoni - è quella che i lavori sono mal pagati e i dipendenti lamentano di dover lavorare tante ore. In realtà il problema dello stipendio in molti casi non c’entra nulla, perché si fatica anche a trovare cuochi o salvataggi che sono ruoli ben pagati. La realtà è che a volte i giovani, se possono, preferiscono non lavorare. Si aggiunge a questo anche un fattore culturale. Se venti o trenta anni fa, anche i giovani che avevano una famiglia benestante alle spalle durante l’estate facevano lavori stagionali perché serviva all’educazione, al giorno d’oggi molti genitori, se non hanno problemi economici, preferiscono che i figli non lavorino durante l’estate". Secondo Battistoni il problema è che a differenza di un tempo, passa il messaggio che ’lavorare non è un valore’. "Oltre a ciò - continua il presidente del Sib - la nostra società non tiene conto del lavoro dei giovani. Mi spiego meglio. In un paese turistico come il nostro, con settemila chilometri di costa e in cui il turismo non solo balneare è importantissimo, anche il sistema universitario dovrebbe tenere conto della stagione lavorativa estiva e gli stessi studenti lavoratori dovrebbero avere una sessione di esami extra in più, cosa che non avviene". Il problema della difficoltà a reperire personale poi, non sussiste solo per il personale qualificato. "C’è difficoltà a trovare lavoratori in tutti i ruoli - conclude - sia quelli più umili che quelli più complicati".
Annamaria Senni