PAOLO MORELLI
Cronaca

Dieci milioni per difendere le case. Alluvionati, nasce il supercomitato

Il contributo arriva dalla Regione, il Comune non ha risorse da destinare a paratie e valvole di non ritorno

Dieci milioni per difendere le case. Alluvionati, nasce il supercomitato

I vertici del Comitato Alluvionati: da sinistra Mazzotti, Mastropasqua e Raffaele

Dopo mesi di attesa, la Regione ha finalmente sbloccato i fondi destinati ad accrescere la sicurezza delle abitazioni dagli eventi di piena. Con l’obiettivo di prevenire o mitigare gli effetti degli eventi alluvionali negli immobili che si trovano nei territori di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena, colpiti dal maltempo del maggio 2023. Si tratta di dieci milioni di euro che non provengono dal bilancio della Regione Emilia-Romagna, ma dalle donazioni fatte da cittadini e imprese dopo l’alluvione di maggio 2023 sul conto corrente ‘Un aiuto per l’Emilia-Romagna’ aperto dalla Protezione civile regionale.

"Più che una donazione – commenta Mauro Mazzotti, presidente del Comitato Alluvionati e Franati di Cesena e della Valle del Savio – si tratta di un investimento: è evidente che a fronte di un contributo di tremila euro potranno essere evitati o limitati danni di ben maggiore entità in caso si ripetano eventi atmosferici estremi che, purtroppo, sono sempre più frequenti".

I contributi potranno essere richiesti dai proprietari delle abitazioni per installare sistemi di protezione come paratie antiallagamento, barriere frangi-acque, valvole anti-riflusso, pozzetti di raccolta e pompe. Previsti aiuti anche per l’acquisto di attrezzature tra cui generatori elettrici, sacchi di sabbia, sacchi auto espandenti, sanitari con scarico forzato. Il contributo potrà raggiungere il 100% della spesa sostenuta e documentata, fino a un massimo di tremila euro, cumulabile con altre agevolazioni ottenute dalla Regione e da altri soggetti pubblici o privati.

La notizia della pubblicazione del bando regionale è stata data in anteprima martedì sera a San Rocco da Marco Raffaele, vicepresidente del Comitato, durante l’incontro dedicato alla formazione di un gruppo d’acquisto per l’installazione di paratie e valvole di non ritorno. L’operazione è coordinata da Vincenzo Mastropasqua: "Alla nostra iniziativa – spiega – hanno aderito 133 famiglie che abbiamo diviso in quattro gruppi a seconda di dove si trovano. Abbiamo scelto quattro aziende fra quelle che ci hanno inviato il preventivo, assegneremo a sorte una zona a ogni azienda".

Ogni paratia costa da 600 a 750 euro, escluso il montaggio, e la media è di 3-4 paratie per ogni famiglia. Le valvole per gli scarichi invece costano da 58 euro, ma solitamente l’installazione è più complicata.

Non arriveranno soldi, invece, dal Comune di Cesena che aveva raccolto un milione e 220mila euro da 3.352 donazioni non vincolate: tutte le somme sono già state destinate, ma una parte verrà rimborsata dallo Stato. Da qui, non dal bilancio comunale, sono state prelevati anche i 293.000 euro necessari al funzionamento fino alla conclusione del 2024 dello Sportello comunale alluvione al quale possono rivolgersi tecnici e cittadini per disbrigare le pratiche di rimborso.

L’assemblea degli iscritti al Comitato cesenate ha poi deciso di aderire al comitato VAD (Vittime Alluvione e Dissesto) al quale stanno aderendo quasi tutti i comitati della Romagna e del Bolognese. Il presidente verrà scelto fra i vertici dei comitati aderenti, l’orientamento è per Roberto Carlini, presidente del Comitato Proteggiamo Conselice, nel Ravennate. Per l’iscrizione a questo comitato sarà richiesto un contributo di 40 euro.