ELIDE GIORDANI
Cronaca

Denunce, fotografie e cartelli contro i padroni dei cani che sporcano: guerra in centro a Cesena

I residenti infuriati con i proprietari che non puliscono le deiezioni dei loro animali nelle strade

Una donna a passeggio con il cane al parco Cesuola. Alcuni residenti del centro hanno dichiarato 'guerra’ ai padroni maleducati

Cesena, 27 dicembre 2023 – Strade maleodoranti, tracce nauseanti, umidità sospette ai piedi di ogni colonna e in ogni angolo. E’ il risultato delle abitudini di Fido, che quando alza la zampa non bada se il luogo sia opportuno oppure no. Del resto non è compito suo, ma del padrone, tenuto a distinguersi dal proprio cane. Quella tra gli abitanti del centro storico e i padroni dei cani che li portano a svuotarsi tra case, marciapiedi, vetrine, portoni sta diventando una guerra. Basta un post su qualche social network - dove la frustrazione trabocca come una lava - per dare fuoco alle polveri. C’è chi ogni giorno fotografa lo scempio nelle piazzette e negli angoli più remoti, chi inchioda con il cellulare le costellazioni disgustose che s’incanalano sull’asfalto, chi urla allo scempio e chi attacca briga pericolosamente con i padroni maleducati. Le amate bestiole, anche se qualche volta si tratta di veri e propri giganti che sporcano quanto e più di un umano, hanno i loro diritti, non è contro di loro che sta montando la rabbia anche se appare ben difficile comprendere chi possiede due, tre o più bestiole incontinenti da portare a spasso in centro. Non c’è area del centro storico, dove le aiuole sono scarse e la possibilità di assorbire le deiezioni praticamente nulle, che - a testimonianza di tanti - non patisca il deturpamento inverecondo. Pochi, ma ce ne sono, hanno l’ardire di lasciare in vista i "regalini" solidi del proprio cane, il problema sono le deiezioni liquide. Anche se nel primo caso, e in certe vie del centro, i sacchetti igienici finiscono per riempire per giorni i pochi contenitori pubblici collocati sulla strada.

Nel secondo caso l’obbligo, stabilito nientemeno che da una sentenza delle Corte di Cassazione, sarebbe di portare con se una bottiglia di acqua per, quantomeno, diluire la pipì di Fido finita in qualche luogo indebito. Ci sono Comuni che hanno applicato le regole e imposto multe fino a 500 euro ai trasgressori. Si pone un problema i civiltà a cui è chiamato anche chi dovrebbe controllare, ossia il Comune. Occorre sedare le conflittualità oltreché garantire l’igiene delle strade. Il problema è annoso e non tocca solo la nostra città dove, peraltro, l’anagrafe canina registra (dato di dicembre 2021) 32.596 soggetti canini. Un cane ogni tre abitanti, più o meno, al netto di quelli che non sono neppure registrati. Ma la soluzione non è vietare il possesso di un cane che può fare tanta compagnia ed entrare in simbiosi affettiva con il proprio padrone. Occorre attenersi al rispetto. Per questo in città ci sono ben 12 aree pubbliche di sgambamento nelle zone Oltre Savio, Centro Urbano, Cervese, Cesuola, Fiorenzuola, Borello, Valle Savio, Ravennate.

Non basta? Evidentemente no. In una via del centro, nota per le iniziative di inclusione e confronto con tutti, gli abitanti hanno preso una decisione estrema: collocheranno dei cartelli ma, soprattutto, fotograferanno gl’incivili, e li denunceranno.