In questi giorni vedremo come i ristoranti ed i locali tipici, lungo le due aste del porto canale, si adegueranno al nuovo regolamento approvato la primavera scorsa, per disciplinare le modalità di occupazione su suolo pubblico. Per arrivare al nuovo documento l’Amministrazione e gli uffici tecnici comunali si sono confrontati con la Capitaneria di porto, la soprintendenza, il comando dei Vigili del fuoco di Forlì-Cesena e le associazioni di categoria. Con l’emergenza sanitaria erano stati dati ampi spazi ai locali sul porto e nelle strade del centro storico, per rispettare i distanziamenti e dare la possibilità agli imprenditori di lavorare e recuperare gli incassi perduti col lock down.
Quest’anno la giunta ha deciso di mettere mano al vecchio regolamento del 2008, anche perchè in questi 16 anni è cambiato tutto. I titolari dei locali chiedevano di continuare ad avere la possibilità di utilizzare le pedane tutto l’anno, specie quelli con pochi posti all’interno, tenendo conto anche del fatto che le persone oggi desiderano maggiormente pranzare e cenare all’aria aperta. Durante l’estate ovviamente non si pone il problema di come "proteggere" i clienti, ma in autunno e in primavera si. Una delle principali novità del nuovo regolamento è la possibilità di installare su tre lati dell’occupazione dei paraventi di altezza massima pari a 170 centimetri, in vetro e con alte caratteristiche di trasparenza, per rendere più gradevole la permanenza in primavera e autunno. Tuttavia questo sarà possibile dal 1° marzo al 31 maggio e dal 1° settembre al primo weekend di novembre. Quindi ci si chiede cosa accadrà nei prossimi giorni. Un’altra novità riguarda i colori e gli arredi ammessi, in quanto per le tonalità di tende, tavoli e arredi, sono stati definiti in tabelle e ogni esercizio potrà scegliere tra diverse tipologie di materiali di tavoli e sedie.
Sono vietati tappeti, divanetti, puff e altri elementi considerati estranei al decoro pubblico. Nel nuovo regolamento viene confermata la natura temporanea delle occupazioni che saranno consentite nella configurazione estiva, cioè lato banchina, dal 1° marzo al primo fine settimana di novembre che coincide con la festa del pesce, mentre dal primo weekend di novembre al 28 febbraio rimane consentita l’occupazione di suolo pubblico nella sola porzione di porto lato muro degli edifici. Le occupazioni rimangono dunque temporanee ed amovibili, considerate condizioni necessarie per garantire eventuali interventi di emergenza alle imbarcazioni ormeggiate e negli stessi locali, ma anche per tutelare e valorizzare al meglio il porto canale e il centro storico soprattutto nei mesi invernali.
Giacomo Mascellani