"Va bene pensare al futuro – sono le rimostranze di chi è stanco di attendere – ma l’emergenza è il presente. Qualche giorno fa il ritrovamento di una scarpa insanguinata a sua volta circondata da tracce ematiche sparse in tutta la zona delle scale del ‘Cubo’ aveva fatto scalpore, in particolare perché era stato abbinato alla documentazione video realizzata da due studentesse per niente contente di dover frequentare uno spazio del genere. Tutto si era chiuso lì, come sempre. Eppure non è giusto, perché episodi analoghi sono costanti". Il riferimento è all’ennesimo ‘ritrovamento’ avvenuto ieri mattina, quando il personale scolastico recandosi al lavoro si è imbattuto nelle tracce di un banchetto notturno a base di alcolici e chissà che altro. Il tutto comodamente abbandonato tra i davanzali delle finestre delle aule e le zone di accesso alle scuole superiori ospitate all’interno del Cubo, il liceo classico da una parte e quello linguistico dall’altra. Il tutto senza dimenticare il sangue e gli odori incommentabili. Tutto lì, in uno dei poli nevralgici per gli studenti delle scuole superiori cesenati. E per tutti quelli che ogni mattina arrivano o partono dal terminal dei bus antistante la stazione ferroviaria. C’erano stati problemi anche a una serie di faretti e a un ascensore interno, criticità che per fortuna sono in fase di risoluzione da parte dei tecnici competenti, ma il vero nodo sul quale si concentrano le lamentele è esterno alla scuola e riguarda le frequentazioni di chi al momento non pare intenzionato a cambiare le proprie abitudini di vita. E il proprio rapporto col resto della comunità.
"Aspettiamo il giardino riqualificato, certo. Ma soprattutto aspettiamo di ritrovare la sicurezza che meritiamo", affermano i dipendenti degli istituti scolastici che hanno lanciato l’appello all’intervento delle autorità.