
Monsignor Douglas Regattieri, vescovo della diocesi di Cesena-Sarsina (foto Luca Ravaglia)
Cesena, 22 maggio 2021 - Monsignor Douglas Regattieri non è un vescovo di molte parole, ma quando interviene si fa sentire anche senza alzare la voce. Pandemia, vaccini, denatalità, ddl Zan e armi sono al centro della sua lettera ai fedeli intotolati ‘Per amore del mio popolo’. Un giro d’orizzonte sui temi d’attualità dai toni moderati ma dai concetti chiari e netti. In perfetta linea con il Papa, Regattieri mette in primo piano l’invito alla vaccinazione soprattutto in difesa dei più deboli. Ribadisce la piena moralità dei vaccini "anche di quelli per i quali vengono utilizzate linee cellulari provenienti da feti umani, con il chiaro e autorevole pronunciamento della Congregazione per la Dottrina della Fede e con l’approvazione del Santo Padre ".
I temi d’attualità trattati, sottolinea il vescovo, "benché molto diversi tra di loro, tuttavia fanno tutti riferimento al dono della vita, alla dignità della persona e della famiglia".
Pollice verso su alcuni contenuti del Ddl Zan sull’omotransfobia: scontata la condanna della violenza ma "Il testo va oltre e induce a ritenere che il solo pensare ed esprimersi diversamente rispetto alle definizioni contenute nel disegno di legge potrebbero apparire come una istigazione e una discriminazione, quindi possano esporre all’accusa di omotransfobia".
Sul tema dell’identità di genere, Regattieri teme "una pericolosa sovrapposizione della dimensione soggettiva con quella oggettiva" che tende ad annullare la differenza, il dualismo uomo-donna, a vantaggio di un’autopercezione individuale, tesa a cancellare la differenza sessuale, a creare una confusione antropologica che confonde e sicuramente lede il principio di condivisione, reciprocità uomo-donna, su cui si fondano la famiglia e l’educazione. Viene ribadita la dottrina della Chiesa sia per la condanna alle discriminazioni che per il giudizio negativo sulla condotta omosessuale.
Il vescovo rilancia poi l’allarme per calo demografico e la denatalità e auspica politiche demografiche a sostegno delle famiglie con figli. Infine il conflitto arabo-israeliano ripropone il tema della violenza e delle armi. Regattieri osserva che il problema non è lontano, ci deve riguardare tutti.
L’Italia è tra i principali esportatori. Regattieri riprende gli appelli di Francesco e dei papi precedenti, concludendo: " Possiamo noi continuare a tacere e far finta di niente? Ognuno di noi, per quello che può, deve fare qualcosa. Venga arrestata la corsa agli armamenti si riducano simultaneamente e reciprocamente gli armamenti già esistenti".
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