Fumi e vapori sulfurei dell’acqua ipertermale (sgorga dal sottosuolo a 45° gradi di calore) di Bagno di Romagna vagano leggeri nel suggestivo laghetto dei giardini pubblici del Lungosavio sud, dove svettano altresì alberi secolari. Un bel polmone verde all’interno dell’abitato di Bagno, sottoposto a importanti lavori di ristrutturazione e riqualificazione qualche anno fa, adiacente all’inizio del Sentiero degli Gnomi del Parco dell’Armina, dove adesso fuma e "profuma" anche lo zampillare dell’acqua termale.
Lo comunica il sindaco, Enrico Spighi, che poi aggiunge: "Siamo lieti di annunciare che i lavori di allaccio del laghetto, ubicato al centro del Parco pubblico Lungosavio, alla nostra risorsa più preziosa, l’acqua termale, sono ormai in fase di completamento. Grazie alla preziosa collaborazione con la società Gestione Unica delle Acque con sede a Bagno e all’impegno del geologo Alfredo Ricci, abbiamo raggiunto un pregevole e significativo risultato, nel tentativo di valorizzare ulteriormente il nostro patrimonio termale".
"In queste fredde sere invernali – sottolinea il primo cittadino del Comune di Bagno –, passeggiando lungo quel Parco, è già possibile ammirare il suggestivo spettacolo del vapore che si alza lentamente verso il cielo dalla superficie dell’acqua termale immessa nel laghetto, accompagnato dall’inconfondibile profumo solforoso delle nostre acque calde. Invitiamo tutti, cittadini e visitatori, a vivere questo angolo unico del nostro paese. Un luogo di relax, benessere e armonia, immerso nella bellezza naturale dell’Appennino Tosco-Romagnolo. Benvenuti a Bagno di Romagna, il paese delle acque!"
Gilberto Mosconi