Da San Marino a stella del Cesena: "Così è nato il talento Shpendi"

Fu Aurelio Manuzzi a portarlo in riva al Savio per soli 6mila euro: "Ha sempre avuto fame e voglia di arrivare"

Da San Marino a stella del Cesena: "Così   è nato il talento Shpendi"

Cristian Shpendi capocannoniere della B con 8 gol realizzati fino a qui

E’ stato il presidente della rinascita del settore giovanile del Cesena dopo il fallimento. Aurelio Manuzzi porta un cognome pesante nel panorama calcistico cittadino e anche per questo si buttò con passione da giugno 2019 a febbraio 2022 nella missione di riportare il vivaio bianconero ai fasti di un tempo. E non per nulla c’è il suo zampino sulla scoperta di un certo Cristian Shpendi, che oggi guida la classifica marcatori di serie B ed è stato protagonista anche dell’ultimo successo del Cesena a Cittadella. "Esperienza straordinaria – ammette l’imprenditore – i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Col fallimento se ne erano andati in 23, quasi tutti i 2003, parte dei 2004 e alcuni 2005. Un disastro".

Un nome su tutti di quella covata.

"Naturalmente Berti, l’emblema della nostra filosofia, considerato piccolo dagli osservatori degli squadroni. Noi l’abbiamo aspettato ed ora eccolo lì in campo a dettare legge assieme a Pieraccini e Francesconi. E naturalmente ai gemelli Shpendi".

Loro sono i colpi da maestro...

"Nel 2019 decidemmo di far rientrare nei ranghi Filippo Masolini che era all’Accademy a San Marino. Dovevamo rafforzare il 2003 davvero spolpato e Davor Jozic gli chiese una mano. Lui suggerì tre nomi, Edoardo Bernardi e i gemelli. Per i quali andai 4 volte a San Marino finchè riuscii a portarli a casa anche con l’aiuto di Massimo Bonini".

Spesa 6.000 euro. Ci parli di quei due ragazzini.

"Sono molto affezionato a entrambi, un esempio per gli altri compagni di squadra, eternamente col sorriso sulle labbra. Si alzavano alle 6,30 di mattina per andare a scuola a Pesaro da Cartoceto dove vivevano. Si facevano dispensare dell’ultima mezz’ora di lezione dal Cesena per uscire e correre in stazione a prendere il treno. Nel tragitto pranzavano perché la mamma gli preparava il panino. A Cesena allenamento dalle 15 alle 17, alle 18 treno per Pesaro, alle 20 a casa. 5 giorni su 7 cui si aggiungeva la partita nel fine settimana. Una vitaccia, hanno sempre avuto fame e una gran voglia di arrivare".

E sono arrivati, Stiven l’ha acquistato l’Empoli, Cristian è capocannoniere di serie B ed è nei taccuini degli osservatori di mezza Italia. Tecnicamente diversi però.

"Cristian è un centravanti che fa reparto da solo, è più forte caratterialmente di Stiven, in questo momento è in una fase dirompente, inarrestabile. Stiven vede meglio il gioco, può giocare in più ruoli, mi dispiace che ora attraversi un momento non felice per alcuni guai fisici. Onestamente non capisco perché non siano ancora stati convocati nell’Under 21 italiana".

Hanno comunque un grande futuro.

"Per Stiven l’errore è stato il doppio salto. Speriamo non ne paghi le conseguenze. Cristian sta procedendo in un percorso perfetto, esistono le varie categorie per permettere la crescita senza scossoni. Ma il prossimo anno sarà in serie A pure lui".

Daniele Zandoli