Da domani gli studenti col debito e gli insegnanti tornano a scuola, con la canicola di agosto, per gli esami di recupero dei debiti formativi.
I cari vecchi esami di riparazione di settembre sono un ricordo ormai del passato. Di riparazione non lo sono più da anni, in quanto il termine non politically correct è stato bandito e sostituito da recupero dei debiti scolastici. Quanto all’orizzonte temprale di settembre, la circolare del Ministero dell’Istruzione e del merito ricorda il limite entro cui svolgere gli esami di riparazione invitando gli istituti a svolgere il recupero dei debiti formativi entro la fine di agosto e non oltre.
Ci sono alla base varie ragioni, fra cui alcune didattiche, come consentire che gli insegnanti coinvolti siano i medesimi del consiglio di classe (dal 1° settembre potrebbero esserci modifiche legate a insegnanti non più in servizio e spostati in altre scuole, oppure andati in pensione) ed altre erariali, come il fatto che si evita di dover assumere un insegnante per coprire la vacanza di chi non è più in servizio.
Non è tuttavia una scelta del tutto indolore: viene infatti ridotto il periodo in cui gli insegnanti possono chiedere le ferie estive e il tempo per gli studenti di colmare le lacune accumulate durante l’anno scolastico. In realtà la soglia del 31 agosto era già stata prevista nel 2007 dall’allora ministro dell’Istruzione, Beppe Fioroni, ma non venne quasi mai rispettata con gli esami di riparazione che puntualmente slittavano a settembre.
Saranno circa duemila e cinquecento gli studenti nelle scuole del comprensorio cesenati che da lunedì saranno coinvolti nelle prove.
Terminati gli esami per colmare i debiti, prima dell’inizio dell’anno scolastico il 16 settembre, si svolgeranno anche gli esami integrativi che permettono agli studenti già iscritto ad una scuola secondaria di secondo grado il passaggio a scuole di diverso tipo o indirizzo.
Andrea Alessandrini