REDAZIONE CESENA

Da 74 anni l’estate a villa Casadei: "Con Romagna mia mi commuovo"

Antonietta Gualandris è nata e risiede in provincia di Bergamo ma da sempre sceglie Gatteo Mare "Secondo rimaneva sempre a ridere e cantare con noi". Ha inaugurato lei il ’Ballo all’alba’ al Bagno Corrado.

Antonietta Gualandris da 74 anni sceglie la Romagna per le vacanze a Villa Casadei

Antonietta Gualandris da 74 anni sceglie la Romagna per le vacanze a Villa Casadei

Da ben 74 anni arriva in vacanza a Gatteo Mare e da quando è in pensione ci rimane da giugno a settembre. Nel 1950 in pensione e dal 1952 a oggi sempre in uno degli appartamenti di proprietà, prima del maestro Secondo Casadei e poi, dopo la sua morte, avvenuta il 19 settembre 1971, della figlia Riccarda. Lei è Antonietta Gualandris, 92 anni, nata a Ponte San Pietro in provincia di Bergamo e residente a Bagnatica, sempre in provincia di Bergamo.

Come nacque la scelta di Gatteo Mare?

"Lavoravo in un cotonificio e il titolare mandava gli operai, che avevavo qualche malattia che non andava bene per quel lavoro, al mare in estate. E lui per i suoi 200 operai bisognosi di cure di mare scelse Gatteo Mare. Io facevo le sabbiature".

L’incontro con il maestro Secondo Casadei?

"Nel 1954 mi sposai e cedetti il mio posto di lavoro a mio fratello e io sono rimasta a casa a prendermi cura dei miei figli Maria Rosa, Giuseppe, Paolo e Antonio e poi aiutavo mio marito Luigi, detto Gino, nel lavoro della sua azienda agricola".

Cosa ricorda del maestro Secondo Casadei?

"Nei suoi appartamenti arrivammo nel 1952 e in questa casa nel 1955, un anno dopo che il maestro compose Romagna Mia. Una curiosità. Io mi sposai il 9 ottobre 1954, lo stesso anno della canzone. Secondo Casadei era il vero romagnolo, duro, forte, ma con un grande cuore. Quando non era in giro a suonare alla sera si metteva con noi sotto gli alberi: si rideva, si cantava e si scherzava insieme alla moglie Maria che era quella che voleva sempre cantare".

Lei lo ballava li liscio?

"Certamente, tutto, valzer polka e mazurka. Ricordo che alla mattina quando andavo in spiaggia nel 1962 e arrivavo sempre alle 6 con la moglie del bagnino titolare del Bagno Corrado, mettevo 50 lire nel juboxe e si suonava e ballava tre canzoni: valzer, polka e mazurka solo e rigorosamente di Secondo Casadei".

Allora fu lei che fondò il "Ballo all’alba" al Bagno Corrado, ancora oggi in voga?

"Sì, con la moglie del bagnino. Poi piano piano cominciarono ad arrivare tante altre coppie amanti del liscio romgnolo". Suo marito ballava?

"No. Io andavo a ballare in spiaggia, ma lui non lo sapeva. Io gli dicevo che andavo alla prima messa delle 6 e invece andavo a ballare in spiaggia. Una mattina andando in bicicletta io e lui, ci fermarono delle donne e mi chiamarono ballerina. Fu lì che mio marito scoprì tutto e mi disse anche che aveva avuto dei sospetti, perchè quando tornavo a casa ero tutta sudata e non capiva perchè andando a messa si sudasse così tanto".

Lei cosa ha risposto?

"Che in quella chiesa faceva caldo e poi il prete alla fine della messa ci faceva spazzare la chiesa e il sagrato. Ma lui non ci credette. Io gli dissi la verità e lui, che è scomparso nel giugno 2014 a Gatteo Mare in questa stessa casa, mi perdonò e così da quel giorno andai a ballare tranquilla senza dovere nascondere nella borsa gli abiti del ballo".

Come sono i rapporti con la famiglia Casadei?

"Ottimi, soprattutto con Riccarda e con tutta la sua famiglia. Nel mio cuore c’è sempre il liscio e quando ascolto Romagna Mai mi vengono i goccioloni agli occhi".

Ermanno Pasolini