Cesena, 31 luglio 2024 – “Per un mondo più giusto il pensiero non si stanca”. Ecco cosa spinge Elena Baredi, fondatrice delle Cucine Popolari insieme ad altri cesenati che hanno a cuore chi ha meno risorse e possibilità, a mettere in cantiere un nuovo progetto che punta alla soluzione di un bisogno specifico ma che diventa anche un’occasione di formazione. Si chiama Officine Popolari e parte a settembre.
Elena Baredi, cosa c’è esattamente in cantiere?
“Un aiuto per chi ogni giorno viene a mangiare da noi e non ha mezzi per spostarsi se non, per qualcuno, una bicicletta che ogni tanto ha anche bisogno di essere riparata. Vogliamo dare loro la possibilità di aggiustarla gratuitamente offrendo un servizio esattamente nello stesso spirito con cui abbiamo aperto le Cucine ma con un passo in più”.
Quale sarebbe?
“Vogliamo fornire loro un’occasione per imparare ad aggiustare da soli il loro modesto mezzo e magari acquisire i rudimenti di una vera e propria professione, quella del meccanico delle biciclette. A questo scopo attiveremo, secondo le disponibilità e le richieste, una o due borse lavoro per insegnare il mestiere. Ci sarà anche la possibilità di noleggiarle, ma sarà un noleggio simbolico poiché al servizio non corrisponderà un pagamento”.
Sono molte le persone che potrebbero usufruire del servizio delle Officine Popolari?
“Ogni giorno abbiamo almeno un centinaio di persone che vengono a pranzo da noi nella sede sotto l’Istituto Don Baronio che, oltre a presentare la necessità di sfamarsi, non possono contare su un mezzo con cui spostarsi. A questi poi se ne aggiungono una trentina che pagano anche per gli altri e che possono permettersi altri mezzi di trasporto”.
Chi saranno gli esperti meccanici che istruiscono e aggiustano le biciclette?
“L’idea c’è venuta parlando con Alberto Neri, imprenditore delle biciclette nella zona artigianale di Torre del Moro. E’ innamorato del progetto delle Cucine, l’abbiamo incontrato molte volte e si è dato disponibile sia per l’addestramento che per la disponibilità di biciclette. Se riusciremo ad attivare le borse lavoro impiegherà anche qualche suo operaio”.
Dove troveranno spazio le Officine Popolari?
“A Porta Santi, in uno dei negozi che si allineano sulla via Andrea Costa, affittato autonomamente. Si tratta di una piccola stanza più uno sgabuzzino, modesto ma sufficiente per cominciare”.
Ci sarà una linea di contributo dedicata da parte dei tanti sostenitori delle Cucine Popolar?
“No, i riferimenti sono sempre gli stessi così come gli obiettivi, ossia un mondo migliore che scavalchi le logiche bieche del mercato e del danaro. Nel nostro piccolo per questo obiettivo non smetteremo mai di pensare e progettare”.