REDAZIONE CESENA

Cresce il divario generazionale . Sempre più anziani, fra vent’anni saranno il triplo dei giovani

I dati della Camera di Commercio confermano l’ulteriore invecchiamento della popolazione e le nascite più basse rispetto ai decessi, ma compensate dal saldo migratorio positivo. Verso l’età media di 50 anni.

Si accentua il calo delle nascite nel territorio delle province di Forlì-Cesena e Rimini

Si accentua il calo delle nascite nel territorio delle province di Forlì-Cesena e Rimini

I dati demografici relativi al 2023 - ultimi disponibili - per l’area Romagna - Forlì-Cesena e Rimini, evidenziano una lieve crescita della popolazione residente nonostante un saldo naturale (differenza tra nascite e decessi) negativo. I numeri confermano, però, anche il trend di invecchiamento della popolazione, con implicazioni su mercato del lavoro, welfare e servizi sociali, temi affrontati nell’evento che si è tenuto a Rimini. "Il lavoro: tra inverno demografico e divario generazionale" organizzato dalla Camera di Commercio della Romagna.

Secondo i dati elaborati dalla Camera di commercio sulla base delle statistiche Istat, al 31 dicembre 2023 - ultimi dati disponibili - la popolazione della Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) è pari a 732.649 residenti, con un incremento dello 0,28% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il saldo naturale, ovvero la differenza tra nascite e decessi, si conferma negativo: nel 2023 sono nati 4.478 bambini, a fronte di 7.996 decessi, portando il saldo naturale a -3.518 unità. L’aumento della popolazione è stato determinato esclusivamente dal saldo migratorio positivo, sia interno (+2.357, di cui Forlì-Cesena +1.502 e Rimini +855) che con l’estero (+3.666, di cui Fc +1.820 e Rn 1.846), che ha compensato il calo demografico dovuto alla bassa natalità e all’invecchiamento della popolazione. Gli stranieri residenti rappresentano l’11,2% della popolazione ,in linea con la media regionale ma superiore alla media nazionale (8,9%).

Dal punto di vista delle fasce d’età, nel 2023 (in linea anche con il 2024), l’incidenza degli over 65, pari al 24,8%, è doppia rispetto ai giovani fino a 14 anni, che rappresentano solo il 12%. L’età media della popolazione romagnola è di 47,1 anni, allineata nelle due province e superiore alla media nazionale (46,6 anni). Allungando lo sguardo ai prossimi vent’anni grazie alle previsioni demografiche Istat l’invecchiamento demografico sarà ancora più marcato, con un rapporto di 1 a 3 fra giovani e anziani (33% di over 65 contro l’11,1% di under 14 a Fc e 33,5% contro il 10,7% a Rn) e un’età media di 49,6 anni a Forlì-Cesena e 50 a Rimini. Al 31 dicembre 2023, l’indice di vecchiaia per la Romagna è 207,0, ciò significa che per ogni 100 giovani sotto i 15 anni ci sono 207 anziani.

Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna, ha messo in luce che "negli ultimi 25 anni, nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, la popolazione straniera è triplicata e, in alcuni casi, quadruplicata. Il saldo migratorio, ingressi provenienti da altre aree italiane e dall’estero, positivo di oltre 6.000 unità che ci consente ancora di mantenere l’equilibrio complessivo della popolazione e la sostenibilità del sistema imprenditoriale".

L’assessore regionale Vincenzo Colla ha ricordato che la Regione Emilia-Romagna, per dare una risposta alla demografia piatta, ha approvato la prima legge per attrarre e trattenere talenti, evidenziando che servono retribuzioni adeguate, ma anche proposte di carriera, di formazione, di servizi e un nuovo bilanciamento con i tempi di vita".

re.ce.