Alla fine hanno vinto loro, quelli meno virtuosi. Quelli che hanno puntato i piedi e si sono accomodati in spalla a chi ha porto il braccio per farsi inoculare il vaccino anti Covid decretando la fine della pandemia. Loro sono i no vax anticovid, un milione e mezzo in Italia, quasi 40 mila in Emilia-Romagna, che hanno rifiutato di vaccinarsi contro il Covid, hanno fatto ricorso contro l’obbligo e impugnato il pagamento della multa di 100 euro. E ora il Consiglio dei ministri ha deciso di annullare tutte quelle sanzioni, partite per i rispettivi destinatari nel 2022, quando il vaccino era diventato d’obbligo. Beffati alla fine anche quelli che, pur di rifuggire il vaccino, hanno corrisposto l’ammenda: per loro non ci sarà alcun rimborso. Anche in città e nell’ambito dell’Ausl Romagna la notizia è stata accolta con l’inevitabile strascico di frustrazioni ed esaltazioni. Ovviamente a seconda della posizione ai due lati della barricata. Equilibrata, tuttavia, la posizione del presidente dell’Ordine dei Medici di Forlì-Cesena. "Mi auguro che la decisione del governo sia stata assunta nell’ottica di una impossibilità ad esigere il pagamento di quella sanzione - è la valutazione del dottor Michele Gaudio -. Capisco la situazione, si fatica ad incassare le multe per i divieti di sosta figuriamoci quando entra in gioco l’ideologia che, per di più, coinvolge un milione e mezzo di cittadini. Voglio pensare che l’intento del governo sia stato quello di cancellarla per questioni burocratiche e che non sia titolare di una manovra politica contro un principio giusto e condiviso dalla giustizia europea ed italiana, oltreché sostenuto dalla Corte Costituzionale. Peraltro anche la giustizia ordinaria ha avvalorato la necessità dell’obbligo, che nel momento di una pandemia ha un’importanza sociale enorme. Non voglio interpretare la cancellazione della multa come un riconoscimento a chi ha disubbidito nel momento culminante della pandemia". "Mi piacerebbe tuttavia che il ministro della Salute Schillaci - sottolinea il dottor Gaudio - evidenziasse che la sanzione non è stata cancellata per questo e che il governo non è contro il vaccino. Faccio il medico da più di 40 anni e nessuno mi convincerà mai che i vaccini non servano o siano dannosi. Se la sopravvivenza media degli italiani è quella che è lo si deve al fatto che ci sono state in passato campagne vaccinali che hanno fatto scomparire malattie gravissime. Cito non a caso la poliomielite a metà degli anni ’60, obbligatoria per i bambini. Ci sono vaccini, come quelli attuali contro l’influenza, che sono facoltativi ma nel corso di una pandemia l’obbligatorietà è giustificata".
"Non tenevo tanto che pagassero le multe, quanto che si vaccinassero". Ironico ma per nulla dubbioso sul civismo di chi si è vaccinato, anche un cittadino, ex politico, che ai centri vaccinali ha prestato la propria opera da volontario, Stefano Angeli. "La considero una resa ai tanti che nel governo hanno una posizione no vax. Non è un bell’esempio - sostiene Angeli -. C’è di peggio, però, visto anche negli Usa si è indicato un no vax come ministro della Salute. Questo però non cambiala mia convinzione che i vaccini ci abbiano salvato. Mi auguro nessuno si convinca del contrario. Sarebbe molto pericoloso".