Il ritrovamento del tempio romano di Sarsina ha uno straordinario interesse archeologico: quindi deve essere posto sotto la tutela immediata dello Stato, che deve anche farsi carico delle spese. Il segretario nazionale di Italia Nostra, Michele Campisi, si rivolge in questi termini direttamente al minsitro Sangiuliano, salutando con favore la sua visita al ‘capitolium’ di Sarsina " divenuto momento
decisivo della politica nazionale sul destino delle grandi aree archeologico del Passato". Italia Nostra afferma che "sarebbe scandaloso, irrispettoso ed assurdo, costruire sopra tale monumento un palazzetto dello sport che
non avrebbe problemi a trovarsi in altri siti ben più funzionali".
Da escludere, sempre per l’associazione, che la Soprintendenza abbia margini di manovra sulla decisione finale: "Non vi può essere inoltre alcuna ‘via
breve’ di finzioni virtuali quali ‘valorizzazioni’ finalizzate ad avere l’autorizzazione alla costruzione di
fabbricati. Italia Nostra Le chiede che si faccia sua voce per affermare il rispetto del Diritto e dei Valori
nazionali emergenti". Ribadendo lo straordinario valore del tempio, Italia Nostra indica "la soluzione è obbligata: escluso
il minimo margine di discrezionalità, deve essere espressamente dichiarato l’interesse particolarmente
importante di quella complessa struttura, inamovibile ed esposta alla vista. La Soprintendente si affretti a proporre alla Commissione regionale per il patrimonio culturale
l’espresso provvedimento di tutela. Dichiarato l’interesse culturale, con ciò stesso il monumento archeologico
di Sarsina entra nel demanio dello Stato (art.91 del codice). Proprio in questa fondata previsione, deve
presumersi, la sua decisione di assumere la spesa dello scavo".