Alto, nerboruto, tatuato e con una bella dose di spacconeria, da risultare quasi grottesco. Per lui, che di mestiere è particolarmente portato per la caratterizzazione, non è stato difficile prepararsi per questo ruolo. Da buon romagnolo, poi, ci ha passato le estati a giocare a ping pong: ecco allora che la scena del match in cui sfida i due protagonisti del film è stata una goliardata che ha divertito anche i membri del cast. Tommaso Caporali, 40enne attore cesenate che ha recitato in numerosi film e serie televisive - da Gomorra a Rocco Schiavone, da Fosca Innocenti a Brennero, fiction Rai di prossima uscita - è il ‘bestione’, come lui si definisce, che in coppia con il fratello straccia a ping pong Fabio De Luigi e Stefano Accorsi in una scena di ‘50 km all’ora’, in programma nei cinema. Prendere parte al film di cui De Luigi è anche regista è stata un’esperienza molto divertente, racconta, in cui ha avuto modo di tirare fuori dal cassetto un vecchio ricordo a cui è particolarmente legato.
Caporali, come è stato lavorare con Fabio De Luigi?
"È stato un vero piacere, è una persona di una cortesia unica. Mi ha messo subito a mio agio quando ci siamo incontrati a Roma, per il secondo provino, e ha dimostrato di apprezzare le scelte che avevo fatto per il ruolo da interpretare".
Vale a dire?
"Fin dal primo self tape avevo un’idea piuttosto chiara del personaggio. I tatuaggi, i piercing, l’abbigliamento, l’atteggiamento fisico: le mie scelte sono state tutte approvate, sia dal regista che dalle costumiste. E poi ho avuto modo di improvvisare, nella scena in cui io e Leonardo Bianconi (attore bolognese che sul set fa la parte di suo fratello, ndr) battiamo a ping pong Accorsi e De Luigi. Le esultanze da spaccone, qualche battuta, l’atteggiamento un po’ sopra le righe: ci ho messo del mio, in questo ruolo, e ha funzionato".
Per giocare a ping pong si è dovuto preparare?
"Abbiamo fatto allenamento in un circolo di Roma con un giovane campione del ping pong originario del Kirghizistan: quando mi ha visto giocare mi ha scambiato per un professionista. Devo ammetterlo, me la cavo piuttosto bene con il ping pong! Insieme al beach volley è il passatempo delle mie estati in spiaggia".
E Accorsi, che personaggio è? "Indubbiamente è una superstar, ma ha un rovescio disastroso! (ride, ndr). Mentre veniva allestito il set abbiamo avuto modo di ‘scaldarci’ un po’ giocando a ping pong ed è stata l’occasione per sciogliere il ghiaccio ed entrare più in confidenza. In una pausa delle riprese ho ricordato insieme a lui un film a cui sono molto legato fin dall’adolescenza: ‘Radiofreccia’. Si è prestato a uno scambio di battute di scena, è stato molto divertente".
Hai la possibilità di scegliere che film fare e con quale regista: con chi vorresti lavorare e perché?
"La sparo grossa? Mi piacerebbe interpretare Keith Richards in un biopic sui Rolling Stones, regia di Scorsese. Scherzi a parte, il mio sogno è di fare un film sul comandante Silvio Corbari, per raccontare la Resistenza, la nostra terra e i partigiani che l’hanno calpestata. La regia la affiderei ad Andrea Segre, perché sarebbe assolutamente in linea con un film del genere e perché gli devo un film… ma questo è un mio piccolo segreto!".