
L’autogol di Calvani al 5’ della ripresa regala ai bianconeri un punto (Fotolive)
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BRESCIA (3-5-2): Lezzerini; Calvani, Adorni, Jallow (36’ st Corrado); Dickmann, Bisoli, Verreth (36’ st Besaggio), Bertagnoli (28’ st Biarnason), Nuamah (42’ st D’Andrea); Moncini, Borrelli (42’ st Bianchi). A disp. Avella, Papetti, Muca, Bertagnoli, Naucci, Olzer, Juric. All.: Rolando Maran.
CESENA (3-5-2): Klinsmann; Ciofi, Prestia, Mangraviti; Ceesay (21’ st Adamo), Saric (12’ st Tavsan), Francesconi, Bastoni (29’ st Calò), Celia; Shpendi (12’ st La Gumina), Antonucci (29’ st Russo). A disp. Pisseri, Siano, Donnarumma, Piacentini, Manetti, Mendicino, Berti. All.: Michele Mignani.
Arbitro: Galipò di Firenze.
Reti: 45’ pt Adorni, 5’ st Calvani (aut.).
Note: presenti 4mila spettatori. Ammoniti Jallow, Mangraviti, Bertagnoli, Antonucci, Prestia, Adorni. Angoli: 2-4. Recuperi: 1’ pt e 4’ st
Un pari che continua a muovere la classifica e in fin dei conti è ciò che conta per il Cesena, che conserva la sesta piazza, infila il quinto risultato utile consecutivo e insegue il Catanzaro, ora a due punti. A Brescia non è stato facile, i bianconeri non sono stati brillanti, soprattutto nel primo tempo in cui si è rivisto l’approccio sbagliato dei tempi passati e per fortuna che davanti c’era una squadra dagli enormi problemi, altrimenti sarebbero stati dolori. Si continua a prendere gol di testa (tredicesimo stagionale) in una serata in cui in area sulle palle alte hanno comandato sempre le rondinelle. C’è voluto un autogol a rimetterla in sesto ed a tempo scaduto ci sarebbe stato anche il colpo del bingo con La Gumina, non sarebbe stato giusto, ma l’occasione era da sfruttare.
Mignani non ha Pieraccini, influenzato, per il resto tutti disponibili, compreso Adamo che però va in panchina. A centrocampo gioca Francesconi con Calò in panchina, in attacco Antonucci accanto a Shpendi. Grossi problemi invece per il Brescia, impelagato nelle retrovie della classifica diventata molto delicata, le ultime hanno cominciato a vincere e si avvicinano velocemente alla squadra di Maran la cui panchina è in forte pericolo per la seconda volta in stagione, già esonerato con l’arrivo di Bisoli per poi essere richiamato. Ci pensa un Cesena senza nerbo a rivitalizzarlo allo scadere del primo tempo, all’interno di un’azione in cui la difesa bianconera balla sotto la pressione dei lombardi. L’anteprima è una clamorosa traversa di Bisoli, sulla ribattuta lo stesso capitano da sinistra crossa liftato per la testa di Adorni ed è il gol bresciano, giunto dopo ben 450 minuti di astinenza.
Per i bianconeri un minuto di ordinaria follia collettiva che permette alla squadra di Maran di riprendere vita dopo essere apparsa per tutto il primo tempo poco incisiva pur se a lungo padrona del campo con sterile possesso palla. Sin lì una frazione insignificante, senza occasioni da rete, coi portieri completamente inoperosi. Un solo impegno per Klinsmann, chiamato in uscita a terra su Bertagnoli. Per il resto ordinaria amministrazione. Immediato il pareggio del Cavalluccio al ritorno in campo. Bastoni lancia in profondità Celia che entra in area palla al piede, Calvani tenta l’anticipo e segna il più classico degli autogol. In pieno recupero, come d’abitudine ormai consolidata, ci sarebbe l’occasione di schiantare i padroni di casa: Prestia di testa manda lungo per La Gumina che si presenta davanti a Lezzerini, bravo in uscita a bloccare a terra.
Daniele Zandoli