GIACOMO MASCELLANI
Cronaca

Cinque anni senza Mattia. La dedica della famiglia

Il 29 gennaio 2020 il tragico incidente sulle Blue Mountains in Australia dove il 24enne si era trasferito, il corpo rinvenuto ai piedi di un dirupo .

Mattia Fiaschini e il padre Rodolfo

Mattia Fiaschini e il padre Rodolfo

Cinque anni senza Mattia. Era infatti il 29 gennaio 2020, quando Mattia Fiaschini trascorreva le sue ultime ore nella vita terrena dall’altra parte del mondo. Fu un episodio che colpì tutta la città di Cesenatico e non solo. Il ragazzo aveva 24 anni e viveva in Australia. Quel giorno era libero dal lavoro e decise così di trascorrere qualche ora facendo trekking, si allontanò da Sydney in treno e raggiunse le Blue Mountains. Mattia aveva trascorso due anni in Australia, aveva fatto diversi lavori e dal settembre 2020 si era trasferito nella capitale australiana, dove era stato assunto al locale ’The Grounds of Alexandria’. Il trekking e la natura erano le sue grandi passioni, così quando aveva un giorno libero ne approfittava.

È stato così anche quel maledetto mercoledì 29 gennaio 2020, quando decise di camminare nella grande catena montuosa. Per lui, esperto di questo genere di avventure, doveva essere poco più di una passeggiata, invece un fatale incidente ha causato la sua morte. La prima persona a dare l’allarme è stato il titolare del ’The Grounds of Alexandria’, quando la mattina del giorno seguente, giovedì 30 gennaio, non lo vide tornare al lavoro. Iniziarono le ricerche, tuttavia in quella zona delle Blue Mountains non c’era ricezione per i telefoni cellulari e questo ha reso difficili le operazioni, nonostante la polizia australiana abbia impiegato anche gli elicotteri.

Furono giorni intensi e la notizia della scomparsa di Mattia fece presto il giro del mondo e arrivò a Cesenatico con il tam tam dei post sui social e le telefonate ai familiari. Purtroppo nella notte di sabato 1 febbraio 2020 il corpo senza vita del 24enne venne rinvenuto ai piedi di un dirupo dove era rovinosamente caduto, quando in Australia era già il pomeriggio di domenica 2 febbraio.

Il viaggio della speranza del padre Rodolfo Fiaschini si trasformò nella traversata aerea del dolore. La morte del giovane colpì tante persone che conoscono e sono legate affettivamente a Rodolfo, ad Elisa, la madre di Mattia, ed ai suoi fratelli più piccoli Niccolò e Gioele. Entrambi i genitori volarono in Australia e il padre vi rimase per tre settimane, prima di poter riportare il figlio in Italia. In un manifesto affisso in questi giorni, i parenti dedicano a Mattia le parole di un canto Navajo. Mattia Fiaschini vive nel ricordo e nelle iniziative dei familiari, dei tanti amici e nel grande murale realizzato nella casa della famiglia Fiaschini.

Giacomo Mascellani

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