Cesena, 1 febbraio 2023 - Svolta nel cold case di Cesena, con due ragazze morte 31 anni fa e la riapertura delle indagini ora per omicidio.
La novità è che è prevista per domani, giovedì 2 febbraio, la riesumazione del corpo di Chiara Bolognesi, la 18enne ritrovata morta nel fiume Savio il 31 ottobre 1992. Le indagini per omicidio sui casi delle due ragazze sono a carico di ignoti.
Inoltre è confermato che gli inquirenti stanno accertando un possibile collegamento con la scomparsa di un'altra ragazza, Cristina Golinucci, sparita sempre da Cesena l'1 settembre 1992 e mai più ritrovata.
La Procura di Forlì, guidata dal procuratore Maria Teresa Cameli, starebbe valutando alcune ipotesi investigative e per questo domattina si procederà alla riesumazione del corpo di Chiara.
Chiara e Cristina, destini intrecciati
Entrambe le ragazze erano di Cesena: la Golinucci, 21 anni, sparì il primo settembre del 1992; la Bolognesi, studentessa di 18 anni, sparì poco più di un mese dopo, il 7 ottobre del 1992, e venne ritrovata senza vita ventitré giorni dopo la scomparsa. L'obiettivo dell'inchiesta sarebbe quello di accertare l'eventuale esistenza di un collegamento tra i due casi irrisolti. In particolare, a determinare la riapertura dell'inchiesta ci sarebbero anche nuovi elementi che indirizzerebbero le indagini verso un uomo dell'ambiente cattolico cittadino. Un uomo che avrebbe conosciuto entrambe le ragazze e che avrebbe alle spalle due episodi di molestie nei confronti di giovani donne, avvenuti all'epoca dei fatti.
"Due delitti, un unico assassino”
L'avvocata Barbara Iannuccelli, dell'associazione Penelope (che tutela amici e familiari delle persone scomparse) non sembra avere dubbi: secondo lei a Forlì "si indaga anche per quello che oggi è a tutti gli effetti l'omicidio di Chiara Bolognesi, scomparsa un mese dopo Cristina Golinucci, negli stessi luoghi".
La legale inoltre ricorda che "Cristina si era diplomata nella stessa scuola di Chiara, conosceva le stesse persone di Chiara e le due ragazze frequentavano la stessa associazione di volontariato. C'è, quindi, un unico assassino che le ha uccise entrambe". E ancora: "È ora che crolli il muro di omertà e facciamo appello a chi sa di parlare per arrivare a fare giustizia per queste due povere ragazze. E non vediamo l'ora che questo assassino vada in carcere. Aspettiamo che Cristina torni finalmente a casa e che possa avere una degna sepoltura".