Giacomo Mascellani
Cronaca

Cesenatico, chiude il residence: 16 famiglie in strada

Il proprietario della struttura pochi giorni fa ha dato l’ultimatum. Si mobilità il Comune: "Non li lasceremo soli"

Il residence Alessandra in via Caboto a Ponente

Il residence Alessandra in via Caboto a Ponente

Cesenatico, 20 febbraio 2023 – Nella zona di Ponente di Cesenatico ci sono delle famiglie che rischiano di finire in strada e di rimanere senza corrente elettrica e gas. Siamo in via Caboto, nell’area urbanizzata del quartiere, dove si sono molte abitazioni, le scuole, ristoranti, attività commerciali e uffici. Qui gli occhi sono puntati nella palazzina al numero civico 56, dove sedici famiglie vivono nel Residence Alessandra, all’interno delle quali ci sono anche minorenni e persone anziane con delle patologie. La proprietà ha deciso di chiudere il residence e oggi, secondo il grido di allarme di cui si fanno portavoce alcuni residenti, l’Enel potrebbe intervenire per interrompere l’erogazione dell’energia elettrica.

"Siamo in grosse difficoltà – dice un inquilino – perchè l’ex proprietario è deceduto e, dallo scorso anno, l’immobile è gestito dal figlio, che ha deciso di chiudere il residence da un giorno all’altro perchè, a suo dire, ci sono alcuni affittuari che non pagano il canone e lui non può continuare a tenere aperta la struttura e pagare le bollette, in un edificio dove le centraline delle utenze sono uniche".

Le famiglie in affitto lamentano di essere trattate senza rispetto dal padrone di casa: "Ci sono alloggi dove vivono dei bambini piccoli, in altri ci sono anziani con problemi di salute; non è giusto essere sbattuti fuori dalla casa in questo modo. La mattina di mercoledì scorso quando sono sceso ho notato che c’era un cartello affisso nel portone con scritto chiusura residence il 20 febbraio. Il proprietario è all’estero, ho provato a contattare il commercialista e non ci risponde. Questa situazione per noi è insopportabile, abbiamo i contratti di affitto scaduti, senza corrente elettrica e gas non possiamo vivere, quindi chi può faccia qualcosa per impedire all’Enel e al fornitore del gas di staccare le utenze, visto che c’è un unico contatore".

Dal Comune emerge una situazione un po’ diversa, nel senso che l’amministrazione è a conoscenza del fatto che il proprietario del residence vuole chiudere l’attività, quindi le famiglie devono trovarsi altri alloggi, mentre per quelle con i bambini si stanno attivando i servizi sociali, per poter dare delle risposte come ci dice l’assessore Emanuela Pedulli: "Questo problema ci è piombato addosso venerdì e da subito lo stiamo affrontando. Le difficoltà stanno nel fatto che viene dato troppo poco tempo alle famiglie di organizzarsi per trovare un altro appartamento. Noi teniamo monitorata la situazione in via Caboto e vi posso assicurare che lunedì Enel non staccherà la luce. Le famiglie di cui siamo a conoscenza sono dodici e stiamo facendo tutte le verifiche per capire quante sono quelle con bambini o persone fragili; faremo il possibile per dare una mano nei primi giorni di emergenza, ma è chiaro che le famiglie devono trovarsi una sistemazione, anche perchè, a quanto ci risulta, in questo residence c’è un solo nucleo familiare servito dai servizi sociali e quindi gli altri sono autonomi".