LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Cesena: una città a misura di giovani tra campus e movida

Cesena si evolve per diventare una città a misura di giovani, migliorando arredo urbano, trasporti e intrattenimento.

Studenti all’esterno del Campus universitario nell’area dell’ex Zuccherificio

Studenti all’esterno del Campus universitario nell’area dell’ex Zuccherificio

Se il territorio al confine tra Texas e Messico raccontato dal film dei fratelli Coen non è un ‘Paese per vecchi’, Cesena può essere una città per giovani? Prima di limitarsi ad auspicare una risposta positiva, serve guardarsi intorno. Dove?

È facile partire dall’area del campus universitario, tempio del sapere del territorio, con gli edifici nuovi, le aule studio, la biblioteca e le gru ancora al lavoro per espandere ulteriormente l’offerta nell’ottica del prossimo trasferimento della facoltà di Psicologia. Qui ragazze e ragazzi sorridono, zaino a tracolla e animo in spalle, proiettati verso un futuro a loro dimensione. Ma seguendo il tracciato della ferrovia, il quadro cambia.

I binari arrivano alla stazione, l’area che anche in questi giorni è tornata agli onori delle cronache per una serie di scazzottate tra giovanissime e giovanissimi, davanti alle finestre del polo liceale cittadino. Lo stesso polo nei cui anfratti più bui si celano tracce di sangue, indumenti abbandonati e resti di bivacchi. Di chi? Di giovani, per la maggior parte. Giovani che le risposte alle loro domande le cercano in luoghi molto lontani dalle cattedre. La città a misura di giovani è verde, ‘smart’ e accessibile.

Cesena lo è, ma può migliorare, nella qualità dell’arredo urbano, del trasporto pubblico, delle proposte di intrattenimento (non per forza a pagamento) e delle controproposte da mettere in campo in risposta alle istanze delle nuove generazioni. ‘Ti ricordi quando ero giovane?’. Tutti i nonni e tutti i genitori sono stati adolescenti, in un mondo che non aveva i social network, ma che non per questo era più facile da affrontare con la testa sulle spalle. Nei decenni la città è cambiata, il centro storico ha visto nascere una movida che negli anni Novanta era impensabile, al posto dell’ex famigerato ‘anfiteatro’ in zona stazione ora c’è un ristorante che ha cambiato le frequentazioni di uno degli angoli più bui del territorio. I tanti cantieri aperti promettono meraviglie in un futuro sempre più vicino. Bene, ma le promesse sono da mantenere, perché le idee di oggi saranno il presente dei domani. Quello dei giovani. Cosa serve a un giovane? Tante cose, con in cima alla lista la possibilità di sognare un mondo migliore. E quella di poter fare la propria parte per cambiarlo. In fin dei conti è tutto qui: Cesena sa realizzare i sogni dei suoi figli?