Davide stasera sfida Golia, con la speranza di salvare almeno la faccia. E’ una serata eccezionale per il Cesena, dopo 6 anni da un angoscioso e doloroso fallimento si trova a giocare in uno degli stadi più prestigiosi d’Italia, il Gewiss Stadium di Bergamo contro l’Atalanta per gli ottavi di finale della Coppa Italia Frecciarossa. Chi passa il turno incontrerà il Bologna. Cinque giorni da far tremare i polsi perché dopo il match di stasera contro la capolista di serie A, capace di vincere 10 partite in campionato di fila, poi il Cesena se la dovrà vedere domenica prossima con l’altra neopromossa dalla C con cui il Cavalluccio condivide la quarta posizione in classifica e costituisce la coppia di squadre rivelazione del campionato cadetto, la Juve Stabia.
Insomma, due trasferte sulla carta proibitive, ma ricche di pathos, proprio a cominciare dal duello di stasera contro la Dea guidata da uno dei migliori allenatori in Europa, Gasperini. "Due partite difficili, importanti, belle. Ci siamo conquistati la possibilità di disputare questo match pieno zeppo di stimoli e faremo di tutto per non sfigurare di fronte alla capolista delle massima serie". Michele Mignani non nasconde le difficoltà dell’impegno, sa che giocherà contro un mostro sacro delle panchine, l’ha incontrato quando ancora giocava. "E’ successo quando Gasperini allenò il Crotone ed il Genoa. Già allora le sue squadre non erano banali, difficile batterle. Ora è all’Atalanta al cui miracolo contribuisce in pieno. Un percorso straordinario, da anni ai vertici, semplicemente incredibile. Per noi è un grande onore incontrare questa squadra che sta facendo innamorare l’Europa. Un esempio per tutti non solo in campo, ma anche come organizzazione societaria, settore giovanile, gestione delle risorse. Sforna giocatori a getto continuo e ne trova sempre migliori".
Contro un tale gigante che Cesena giocherà? "Tutti vorrebbero giocare – continua il tecnico bianconero – di sicuro non vogliamo andare a fare una gita dalle parti di Bergamo, anche noi abbiamo valori che cercheremo di trasferire sul campo. Nessuno si illude di poter vincere a Bergamo, ma non saremo neanche l’agnello sacrificale, combatteremo coi nostri mezzi che naturalmente non sono da equiparare a quelli dell’Atalanta". Anche stavolta formazione top secret, come al solito, anche se si tratta della Coppa Italia che non vale il campionato. "Abbiamo speso tanto fisicamente e mentalmente nella gara col Cosenza e credo sia giusto dosare il minutaggio nella maniera corretta".
Quindi turnover e dentro i giovani, anche perché una vetrina del genere quando mai ricapiterà? L’unico peccato è di non poter vedere in campo Shpendi, alle prese col suo infortunio rivelatosi per fortuna meno grave del previsto. "Cristian ha fatto bene, benissimo, l’infortunio non è grave anche se dovremo sorvegliarne bene la ripresa senza bruciare le tappe, con intelligenza. Per il resto ormai siamo a metà stagione, da qui al 29 si gioca ogni 4 giorni, occorre gestire il minutaggio di tutti a prescindere dai nostri avversari. L’Atalanta non ha 11 elementi soltanto, ne ha più del doppio e Gasperini è bravissimo ad alternarli, traendo il massimo da tutti. Noi siamo più giovani di loro, abbiamo un percorso diverso, li guardiamo come maestri, a cominciare da Gasperini che ha scelto un suo percorso facendo scuola". A seguire il Cesena a Bergamo saranno 483 tifosi.
Daniele Zandoli