ANDREA BARAGHINI
Cronaca

Cesena, seconde linee sotto esame. I promossi e i bocciati di Salerno

La rivoluzione di Mignani ha messo in luce Tavsan e Pieraccini. Van Hooijdonk ancora non pervenuto

Cesena, seconde linee sotto esame. I promossi e i bocciati di Salerno

Elayis Tavsan, quando si ’accende’, può diventare devastante

Il robusto e inaspettato turnover praticato da Michele Mignani a Salerno aveva come probabile scopo, oltre a far rifiatare chi aveva nelle gambe le tossine della gara contro il Brescia, quello di testare dal primo minuto chi finora aveva avuto poco spazio. Di sicuro, sul suo taccuino, il tecnico, ha annotato appunti importanti, anche se la gara vera è durata poco meno di un tempo, fino cioè all’espulsione del portiere granata Fiorillo.

In superiorità numerica, tutto è diventato un po’ più semplice per i bianconeri, anche se non scontato. Conferme, in positivo, sono arrivate da Tavsan e Pieraccini. L’olandese ha dimostrato, ribadendo le cose buone fatte vedere contro il Brescia, che quando si accende diventa devastante e con il gol ha fatto capire che i punti di forza non sono solo dribbling e velocità ma anche una discreta tecnica. Pieraccini sembra invece voler ripercorrere la strada tracciata la scorsa stagione. Parte iniziale di campionato da panchinaro ignorato poi, alla prima occasione utile, eccolo in campo a giocare e a comportarsi da veterano. Contro il Brescia ha annullato nel gioco aereo chi lo sovrastava di almeno una spanna in altezza, a Salerno si è inserito bene nella cerniera difensiva dando l’impressione di essere sempre in grado di gestire la situazione.

Primi minuti in campionato, con tanto di maglia da titolare, anche per Jonathan Klinsmann e alla fine sufficienza guadagnata se non altro per quella parata su Soriano che ha evitato il tracollo. Senza colpe sul gol e anche sulla traversa di Dalmonte, per il resto ha gestito con sicurezza la normale amministrazione. Ora però sono tutti curiosi di capire quale sarà la linea che adotterà Mignani nella gestione dei numeri uno visto che un turnover di portieri in campionato è quantomeno anomalo, soprattutto considerando che sin qui Pisseri è stato tra quelli con il rendimento più alto e continuo.

Prima da titolare invece tra luci e ombre per Mendicino. Il classe 2006 ha coraggio nel proporsi e offrire sempre un’opportunità di passaggio ai compagni, meno intraprendente quando c’è da rischiare la giocata verticale preferendo soluzioni orizzontali e scontate e anche sulla capacità di fare filtro c’è da lavorare. Capacità di rottura che non manca a Francesconi, semmai tentenna quando c’è da proporre gioco o da spingersi in avanti e se in C sono difetti che si possono mascherare la cadetteria chiede qualcosa in più.

Di sicuro invece ancora una bocciatura per Van Hooijdonk, vero oggetto non identificato di questo avvio di annata. Nell’ora scarsa trascorsa in campo all’Arechi, poche giocate e nessuna da ricordare.

Mignani ha anche cambiato gli esterni dando un turno di riposo all’acciaccato Donnarumma e a Adamo: al loro posto Celia e Ceesay. Possono essere buone alternative, ma per adesso non hanno lo stesso impatto dei titolari.