di Luca Ravaglia
"Non siamo a Hollywood. Per Cesena questo è un momento davvero importante. Siamo orgogliosi di vedere le immagini della nostra città che verranno trasmesse in tutta Italia e pure all’estero". Aveva ragione il sindaco Enzo Lattuca, lunedì sera sul palco del cinema Aladdin. Su Hollywood e sul resto. A partire dal prossimo 13 febbraio, piazza del Popolo, il centro storico, lo stadio e l’ippodromo, ma anche la stazione dei bus e diversi altri scorci cittadini, insieme al territorio di Mercato Saraceno, Forlimpopoli e Castiglione di Cervia, sbarcheranno sui grandi schermi di duecento sale cinematografiche grazie a ’Tornando a Est’, film prodotto da Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi per ‘Stradedellest Produzioni’ di Cesena, con la regia di Antonio Pisu e la distribuzione di Plaion Puictures. Il film è il seguito di ‘Est – Dittatura Last Minute’ già vincitore di 16 festival cinematografici in giro per il mondo. Lunedì sera all’Aladdin c’è stata la prima anteprima (all’Aladdin si continuerà fino al 23 dicembre, al Cineflash di Forlimpopoli si arriverà invece al 24) col cast, le autorità cittadine e i dipendenti del Comune di Cesena, invitati dall’amministrazione come ‘regalo’ di buon Natale. A presentare la serata è stata la giornalista Claudia Rocchi, che sul palco ha chiacchierato con la neo assessora regionale alla cultura Gessica Allegni alla sua prima uscita ufficiale nel nuovo ruolo, la Film Commission dell’Emilia Romagna e, ovviamente, i protagonisti. Da Marco Gatta, che davanti alla telecamera interpreta proprio Maurizio Paganelli, Pago, a Lodo Guenzi (Andrea Riceputi, Rice). Gatta ha tenuto a puntualizzare di essersi divertito a girare la scena in cui i tre amici vestono i panni di tifosi bianconeri, in Curva Mare, precisando però di essere originario di Ravenna. "Nessun problema, - ha rubato palla il sindaco – tanto a Ravenna non avete neanche lo stadio… Al limite un campo sportivo…". Guenzi è invece arrivato pochi minuti prima della proiezione, con un vistoso completo blu impreziosito da immagini di cactus. "Mi scuso, ho avuto un imprevisto a causa di un incidente occorso alla mia gatta, che ha rischiato di farsi davvero molto male. I cactus? Rappresentano la capacità di superare le difficoltà della vita. E’ successo alla mia gatta oggi, spero succeda anche al film". In ogni caso Lattuca, lunedì lanciato a tutto gas, aveva già la contromossa pronta. Una controfigura. "Per sicurezza ci eravamo portati il presidente del consiglio comunale Filippo Rossini… guardate un po’ se non si assomigliano…". E via con la foto dei due uno a fianco dell’altro.
Sorrisi e microfono a Riceputi e Paganelli, che ringraziano tutti, le amministrazioni, il Ministero, San Marino, le realtà private che hanno creduto al progetto. E’ la prima del loro secondo film, c’è emozione nell’aria e a volte la voce si increspa, ma resistono. Fin quasi alla fine. Paganelli è ai saluti, le luci si stanno spegnendo, quando dalla sala, gremita, arriva la voce più bella di tutte, di una ragazza che nel silenzio grida: "Bravo, papà!". A quella non si resiste. Quella vale tutta la fatica dei due anni di lavoro per la realizzazione del film. Un bel film, che strappa sorrisi e non è banale, che riprende le fila del primo, ma non lo imita, che racconta, enfatizzandola con una spy story piazzata lì per ragioni di copione, un’altra pagina di un’amicizia vera e profonda, che dura da decenni. Anche ora, testimoniata lunedì sera da Pago, Rice e Bibi, quelli veri, seduti uno a fianco dell’altro a guardare nello schermo i loro alter ego da giovani. Godendosi lo spettacolo.