
Cesena L’ex Valdifiori sogna l’impresa
A guidare domenica sera la Vis Pesaro nella sfida contro il Cesena, dall’alto del suo piede dorato anche a quasi 38 anni, ci sarà una vecchia e gradita conoscenza bianconera. Mirko Valdifiori, alla seconda stagione con la Vis dove è approdato nel dicembre 2022, ha ancora il gusto di allenarsi e di giocare a calcio.
Il centrocampista romagnolo, nato a Lugo il 21 aprile 1986, è uno che il club del Cavalluccio lo conosce molto bene.
Valdifiori, come approdò a Cesena?
"Avevo 11-12 anni e stavo giocando nelle giovanili del Russi. Una volta, quando non esistevano ancora internet e gli algoritmi, a scoprire i giocatori nei piccoli club provvedevano gli osservatori. Un giorno mi notò Roberto Biondi, osservatore del Cesena. Così, attirato anche dal fatto che quello bianconero è da sempre uno dei migliori settori giovanili non solo dell’Emila Romagna ma anche d’Italia, cominciai la mia avventura".
Quali furono le tappe salienti?
"Feci praticamente tutte le giovanili, arrivai alla Primavera e addirittura in prima squadra dove mister Fabrizio Castori mi fece esordire in B in un Genoa-Cesena terminato 3-3 dove giocai una ventina di minuti e riuscii anche a contribuire al gol del definitivo pareggio. Fu un’emozione indescrivibile".
Quale allenatore le ha trasmesso qualcosa in più negli anni in bianconero?
"Tutti mi hanno lasciato qualcosa, ma faccio una menzione speciale per Fabio Calcaterra che sento ancora. Ma non posso ovviamente dimenticare Castori che mi ha fatto allenare sei mesi con la prima squadra, sei mesi nei quali ho imparato tanto, e che ringrazio ancora per avermi fatto esordire".
E fra i vecchi compagni?
"Luca Ceccarelli con cui ogni tanto gioco a padel, Pestrin, Bocchini che sono allenatori e Angelo Rea che fa il procuratore. Questo mi fa venire in mente una considerazione...".
Vale a dire?
"Che sebbene siano di qualche anno più grandi di me, hanno già smesso tutti".
Mentre lei ancora no...
"Anche se ho quasi 38 anni la passione per questo gioco c’è ancora e finchè il fisico tiene perché dovrei smettere? Ora sono concentrato sul conquistare la seconda salvezza con la Vis, poi ci penserò".
Torna ancora a Cesena?
"Per qualche mangiata, per salutare qualche amico e poi prima di essere ingaggiato dalla Vis, per il corso allenatori ero venuto a vedere qualche partita".
Lei ha giocato in B e in A fra Empoli, dove in due gare contro il Cesena ha segnato, Napoli, Torino, Spal e Pescara, con in più la chicca della convocazione in nazionale chiamato da Antonio Conte per la partita di Torino contro l’Inghilterra il 31 marzo 2015.
"In quei momenti, soprattutto i più belli, ho sempre pensato ai sacrifici che ho fatto insieme ai miei genitori prima e poi con la mia famiglia che mi ha sempre seguito: mia moglie Elisa e le mie due figlie Aurora e Camilla. Le ringrazio perché sono state e sono fondamentali per me".
Domenica riceverete il Cesena.
Dovremo essere lucidi e concentrati per ottenere quei punti che ci servono per conquistare la salvezza. Non sarà facile perché il Cesena è super e sta disputando un campionato straordinario".
Qual è il programma?
"Dovremo giocare con grinta, attenzione, ma anche lucidità. Difendendoci bene e cercando di sfruttare quelle occasioni che il Cesena ci concederà, ammesso che ce le conceda...".
Segue i bianconeri?
"Sono fortissimi, sono in testa con pieno merito e verranno promossi. E’ una squadra fuori categoria che l’anno prossimo in B secondo me non avrebbe nemmeno bisogno di cambiare troppi giocatori".
Cosa teme di più della squadra di Toscano?
"Tutto, ovviamente. Hanno una difesa fortissima, un centrocampo completo e attaccanti tecnici e veloci. Dovremo cercare di metterli in difficoltà con il nostro mix azzeccato di bravi giovani e qualche giocatore esperto che spiega loro come comportarsi in un campionato durissimo come quello di C".