In una settimana due vittorie e il pareggio di Palermo, con annesso il quarto posto in classifica. Non male per una neopromossa. Michele Mignani può gustarsi in santa pace la settimana preparando senza fretta il match con la capolista Pisa che non sarà quella battuta bene in Coppa Italia. Si affronteranno i due lati A, ma non è detto che tutto sommato il responso finale debba essere diverso.
Intanto i toscani hanno perso ed il Cesena ha battuto il Mantova con un poker d’assi da urlo. Non si tratta dei 4 gol rifilati al povero Festa, reo confesso di avere agevolato i romagnoli con lo scarabocchio in ripartenza dal basso in apertura di gara. Il poker sono quei 4 che in un ambiente molto positivo grazie a tutti i protagonisti in campo, mister compreso, sono emersi prepotenti. Per una volta non si parte dall’attacco, ma dal ’ministro della difesa’, Beppe Prestia. Potente, imbattibile nel gioco aereo e nel confronto fisico, col Mantova anche goleador, impeccabile nella marcatura, si diverte ad annullare gli attaccanti con facilità persino arrogante. Cristian Shpendi è capocannoniere cadetto, ama giocare per la squadra, condanna fatale per le difese avversarie. Il colpo da maestro col Mantova è stata la rovesciata in apertura di ripresa diretta all’angolino e sventata da Festa con difficoltà. Kargbo è la velocità allo stato puro messa al servizio di una tecnica sempre più fine. Il gol da posizione impossibile e defilatissima è da antologia. Infine lui, Antonucci. Si porta dietro l’immagine da genio e sregolatezza e in effetti ci ha messo qualche tempo ad esplodere, anche perché Berti gli ha tolto spazio. Con l’infortunio del ragazzo di Calisese l’ex romanista è decollato, ha mostrato tutto il suo repertorio diventando gara dopo gara migliore in campo per distacco ad ogni prestazione. Coi virgiliani gli è mancato il gol, fallito per un pelo in almeno un paio di occasioni, resta una splendida prestazione e sarà una gara dura per Mignani scegliere fra lui e Berti, appena recuperato in pieno. Si dirà che è meglio averne di questa abbondanza, meriterebbero di giocare entrambi e sarà difficile farli coabitare.
Il campionato intanto brucia protagonisti effettivi o presunti con grande facilità. Il Modena cade rovinosamente in casa, la capolista perde con l’altra matricola terribile Juve Stabia, alcune squadre ambiziose arrancano a fondo classifica e comunque ancora non si vede chi sia in grado di uccidere il campionato in nome di un equilibrio di valori caratteristico della serie B. In tutto questo come si profila il futuro del Cesena? Sinora i bianconeri non sono andati sotto con nessuno, solo il Modena l’ha messo in qualche difficoltà. Anche nelle sconfitte con Sassuolo e Spezia, entrambe immeritate, il Cesena ha mostrato di poter disputare un campionato di elite. Senza voli pindarici o pericolose illusioni, ma con la consapevolezza che Fabio Artico ha lavorato bene assemblando un organico in grado di salvarsi agevolmente e di poter puntare a qualcosa di più.